"Il CAMMINO DELLA FEDE" Roberto Ferri
Anno 2018 - olio su tela, 88x34 cm
Certamanente gli estimatori d'arte avranno avuto modo di conoscere Roberto Ferri, l'artista soprannominato: "Il Caravaggio moderno". I suoi giochi d'ombra, le pose plastiche e dinamiche, paiono uscite da quadri del seicento.
L'ho scoperto per caso e ne sono rimasta incantata. Premetto che Il mio intento qui non è quello di analizzare le opere, non ne sarei all'altezza, quanto invece portare bellezza in questo mio blog.
Il mondo rappresentato dal pittore, come noterete, è caratterizzato da creature certamente inquietanti, ma la loro è una bellezza travolgente; le luci, le forme, tutto in queste tele affascina.
Ferri è un giovane talento che ha dimostrato molto presto il suo valore. Prima ancora di laurearsi a Roma all'Accademia delle Belle Arti, Ferri studia da autodidatta e tiene diverse mostre, prima collettive e poi personali.
Già nel 2006, l'anno della laurea, la sua arte supera i confini nazionali. Suoi quadri vengono esposti all’estero, in Texas, e da lì in poi, per Ferri, sarà un'escalation di successi e consensi e verrà conosciuto in tutto il mondo.
Pugliese di nascita (nasce nel 1978 a Taranto) si trasferisce a Roma dopo essersi diplomato al liceo artistico di Taranto, e lì a modo di studiare i grandi pittori del Rinascimento, approfondendo la ricerca sulla pittura antica, dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento.
Le sue opere sono profondamente ispirate dai pittori del barocco, in particolare Caravaggio, ma anche da altri antichi maestri del Romanticismo, dell'Accademismo e del Simbolismo, quali: David, Ingres, Girodet, Gericault, Bouguereau, e molti altri.
Ripercorrendo i passi dei grandi del Rinascimento Ferri riceve anche delle commissioni per delle opere a tema religioso.
Dipinge la via Crucis per la cattedrale di Siracusa, ma non
solo, anche opere religiose per il Duomo di Montepulciano e il
Convento delle Suore Figlie di San Giuseppe di Genova.
"II CRATERE NASCOSTO"
Anno 2018 - Olio su tela, 75x95cm
Scrive di lui Robertomaria Siena: "La poetica edificata da Roberto Ferri conosce non pochi punti di contatto con Giorgio de Chirico, nonostante ciò, l'universo immaginario del giovane pittore si presenta come abissalmente diverso da quello del grande Metafisico. Come de Chirico è, in parte, un nemico giurato del Modernismo e delle Avanguardie Storiche; rifiuta, infatti, la ricerca di novità linguistiche e formali ad ogni costo" (da "Lo scandalo della memoria" tratto da:Roberto Ferri. net)