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sabato 12 settembre 2020

Dal dipinto al romanzo: racconto di un'attrazione

 

"Sorrideva, e quando sorrideva il suo viso era come una finestra spalancata." Tracy Chevalier

Compie vent'anni il celebre romanzo di Tracy Chevalier 

"La ragazza con l'orecchino di perla". 

Pubblicato in originale nel 1999, la prima edizione italiana è del 2000, ha affascinato e coinvolto migliaia e migliaia di lettori. Il suo successo ha portato anche alla nascita di un film nel 2003, diretto da Peter Webber. 

 

 
"La vita è una cosa assurda. Ma se si vive abbastanza a lungo, non ci si sorprende di nulla."

- La prima volta che vidi il dipinto di Vermeer (La ragazza col turbante) - racconta Tracy Chevalier - era in formato poster nella camera di mia sorella. Avevo 19 anni. Ne fui talmente colpita, ipnotizzata, che volli comprare il poster anch'io per poterlo guardare continuamente. Da allora - continua la Chevalier - l’ho avuto in tutti i luoghi in cui ho vissuto. -

Tracy Chevalier, come ci dice nella sua dichiarazione, è così attratta da questa immagine, dallo sguardo affascinante della ragazza rappresentata, da studiarlo per anni
- Mi sono chiesta: è felice o è triste? Ci sta respingendo o desidera guardarci? - Un giorno ho pensato: - E’ ovvio che che non mi stia guardando in quel modo. Io non ero lì! Sta guardando il pittore con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta. 
- Mi sono chiesta ancora cosa le abbia fatto Vermeer per farla apparire così. E la curiosità mi ha spinta a scrivere il romanzo.-
 
A conclusione Chevalier ipotizza che - La ragazza col turbante - non sia il ritratto di una persona specifica, ma il ritratto di una relazione.

"... I suoi occhi si agganciarono ai miei. Non riuscivo a pensare a nulla se non che il loro colore grigio era identico all'interno di una conchiglia di ostrica. Sembrava che stesse aspettando qualcosa. Il viso incominciò a contrarmisi dalla paura, forse non gli stavo dando quello che desiderava."

Di fatto il quadro del pittore, olandese Jan Vermeer fonte ispiratore di questo romanzo, creò scandalo tra i benpensanti dell’epoca per due ragioni su tutte: la bocca semiaperta della modella e proprio quelle perle, che di certo non potevano essere indossate da una serva.

 

La tela è un dipinto olio su tela databile 1665 - 1666 - 
conservato nel Muritshuis dell'Aia


Particolare

Come si potrà notare dal particolare del riquadro sopra, l'orecchino con perla, che cattura quasi da solo la centralità della luce di cui è pervaso il dipinto, è di grandi dimensioni ed è a forma di goccia. Sebbene la ragazza che lo indossa appaia di modeste condizioni, tale monile era al tempo di Vermeer prerogativa delle dame aristocratiche dell'alta borghesia, ma molto poco si sa sul dipinto.


- Fonte: "Il Messaggero" 10 Settembre 2020 di Leonardo Jattarelli -