L'estaste è volata, almeno per me, ed eccoci nuovamente a settembre, un 
mese ancora piacevole, accattivante. 
Il clima può regalarci piacevoli giornate assolate, cariche di struggenti colori e le temperature illuderci che niente stia mutando.
Il clima può regalarci piacevoli giornate assolate, cariche di struggenti colori e le temperature illuderci che niente stia mutando.
Benché le ore di luce diminuiscano gradualmente, il tepore dell'aria continua a sollecitarci gradevoli sensazioni, e la natura è prodiga di frutti. 
Eppure Settembre è mese di cambiamenti, segna la fine delle vacanze, l'inizio dell'anno scolastico, il cedere d'una stagione nell'inizio di un'altra, e anche in noi qualcosa muta. 
Cominciamo mentalmente a prepararci all'autunno, a tirare fuori le giacche leggere dall'armadio, a pensare di mettere via il raccolto, per chi come me ha un piccolo orticello, perché basta una grandinata, una pioggia insistente per rovinare i bei pomodori ancora appesi alle piante.
Cominciamo mentalmente a prepararci all'autunno, a tirare fuori le giacche leggere dall'armadio, a pensare di mettere via il raccolto, per chi come me ha un piccolo orticello, perché basta una grandinata, una pioggia insistente per rovinare i bei pomodori ancora appesi alle piante.
Però mi guardo attorno e vedo 
che poco è cambiato. Quest'anno poi, fa ancora caldo. L'erba nei prati è verde, i gerani pavoneggiano bellissimi cuscini dai colori vivaci, gli uccellini 
svolazzano allegri nell'aria, e il cielo ci offre giornate terse di 
splendidi azzurri. 
Poi però vedo l'uva matura tra le vigne, i pampini che cominciano ad accartocciarsi. 
Scomparso nei campi e tra le scarpate il rosso 
sgargiante dei papaveri, non sento più il canto dei grilli tra le 
stoppie, e l'aria nelle prime ore del mattino ha preso a farsi frizzante. 
Qualcosa inizia a mutare lentamente anche se mi illudo che non sia così.
Qualcosa inizia a mutare lentamente anche se mi illudo che non sia così.
Qua, tra questi luoghi di 
montagna, dove vivo, l'estate di solito è breve. Se il tempo ancora regala belle giornate, 
l'insidia del temporale è spesso dietro le alte vette a ricordarci 
l'ordine delle cose, ma quest'anno anche le mie montagne risentono dei mutamenti dovuti al  cambiamento climatico e l'autunno pare ancora lontano.  
Voglio rendere omaggio a questo passaggio, a questo mese, come hanno fatto nel tempo Vincent Van Gogh, Eugene Boudin, Camille Pissarro, e Berthe Morisot, proponendo alcune loro opere, immutabili nel tempo con le loro suggestioni e le accompagno 
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
F. Guccini, Canzone dei dodici mesi
CON ALCUNI CITAZIONI E PROVERBI SCELTI.
 
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
F. Guccini, Canzone dei dodici mesi
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| Vincent Van Gogh - La Crau | 
(Jean-René Huguenin)
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| Camille Pissarro - The Harvest | 
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| Vincent Van Gogh - Il mulino | 
I giorni di settembre sono, fino all’ultimo meriggio, ariose e melodiose strofe classiche che all’avvicinarsi della notte diventano troppo buiosamente romantiche.
 (Giovanni Papini)|  | |
| Eugene Boudin - Trouville | 
Tu potresti essere fuori, nel frutteto, dove le violette oscurano segretamente il terreno,
o nei boschi del crepuscolo, là, tra vibranti e agitati fiori settembrini.
Pensa a me qui, in biblioteca…
(D.H. Lawrence)
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| Berthe Morisot - Nel campo di grano | 
“La sera spoglia il vento
dell’ultimo colore
e spera che il suo lento
declino sia l’amore
nostalgico del fuoco”.
ALFONSO GATTO, da “Aria di settembre”, Poesie 1929-1941
Di settembre, la notte e il dì contende.
BUON MESE DI SETTEMBRE A TUTTI VOI.















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