POESIE DI EDDA PELLEGRINI CONTE

"Sublimarsi vorrebbe la parola
fatta di soli suoni...
Può il poeta con armonia segreta
entrare in simbiosi
con l'opera sublime del suo Dio?" Edda Conte



Edda Pellegrini Conte, nata il 10 agosto 1930 in provincia di Pisa e morta a Pisa il 26 gennaio 2022, è stata narratore e poeta toscano molto apprezzato. 
Per vari anni ha preso parte attiva alla vita culturale della Città di Pisa e innumerevoli sono gli scritti in prosa e in poesia che ci ha lasciato.
Dai monti al mare, i luoghi e i paesaggi che accompagnano l'Arno verso la foce, e la Sardegna, hanno sollecitato e nutrito le sue opere, tanto per la narrativa quanto per la poesia.
Donna solare, empatica, e ricca di umanità, ha portato l'Isola di La Maddalena, dove spesso soggiornava, sempre nel cuore e dalle sue asperità, i venti, i luoghi selvaggi, si è lasciata contagiare, regalandoci scritti che ne descrivono intensamente le bellezze, con l'intimo trasporto, l'amore e la sensibilità per la natura che l'ha sempre contraddistinta.
 

PUBBLICAZIONI: Ambizioni (racconti) L'Autore libri Firenze Anno 1990; Il sapore della fragola (romanzo) Edizioni "Il grappolo" Anno 1992; I fatti della Vita (racconti) - Helicon, Arezzo Annp 2002; La terza stanza (romanzo) Ibiskos Ulivieri, Empoli Anno 2007; Il valore delle cose (racconti) Carta e penna, Torino Anno 2007; Poesis (liriche) Tep, Pisa Anno 2010; La Danza delle Falene (liriche)L'Autore libri-Firenze / Poesia Anno 2012; Navigare (liriche) Helicon, Arezzo Anno 2015; Miraggi dell'isola Edizioni Helicon Anno 2017; La risacca e i giorni delle negazioni (liriche) Edizioni Helicon Anno 2018; Fantasia della ragione ( racconti e monologhi) Guido Miano Editore Milano Anno 2020.

Questa pagina è solo un piccolo omaggio alla sua poetica. Spero possa servire di stimolo a conoscerla anche attraverso le sue varie pubblicazioni.

Poesie scelte

 Inno alla vita

Rinascerò nel vento e sarò fiore
come da ramo che sembrava secco
il mandorlo fiorisce
al sole dell'inverno
Sarò nell'aria che s'infiora
a primavera
con profumo di promessa
e sarò frutti al Sole dell'estate
Ritornerò nell'acqua del torrente
che corre giù dai monti
a rinfrescare gli orti di paese
e sarò fiume
per rispecchiare le città dell'arte
Ritornerò nell'onda che spumeggia
battendo sullo scoglio
e sarò forza
Ritornerò nell'eco e sarò canto
di donna innamorata
al tempo dei vent'anni
Nel grido del gabbiano in volo
sarò libertà
Ritornerò nel seme
che la terra accoglie
che la pioggia ingrossa
che il sole fa germoglio
E sarò vita

(tratta da "Poesis" Anno 2010 - Tipografia Editrice Pisana)


Il vento ha voce di silenzio.
Con passi furtivi
percorre insinuante le memorie
le liscia e le arruffa
a suo capriccio le porta in altro luogo...
          Aggrediva porte e finestre
          con urlo di tempesta
          alitava umido respiro
          che sapeva di mare
          in triduo percorso
          invadeva le strade alla marina...
          spruzzi bizzosi che rapiva all'onda.
          A mezzo agosto era il segnale
          di un'estate finita.
          Quel vento
          aveva un nome / una vita
          origine e caduta
          come creatura vivente
          operava il bene e il male...
          Nell'aria più fresca
          volavano le tegole.... 

(tratta da "LA DANZA DELLE FALENE" -  Anno 2012 L'Autore libri Firenze)


La vita nei vestiti rivoltati

...e il muro sgretolato
degli anni si faceva scrigno
per i dentini strappati
con la cordicella
dalla mano del nonno
e l'orto verde
dove cresceva l'insalata
generosa di lumache
si abbrunava a sera
per il trionfo della luce
fosforina delle lucciole...
e la corte
deserta sotto il sole del meriggio
al fresco della sera estiva
si animava
tra le seggiole di paglia un po' sfondate
chiacchiere di donne giochi di bambini...
e gli uomini intorno ai tavolini
del caffè
in attesa dell'ora un po' più tarda...
e la vita di allora...
che trascorreva nei vestiti di panno
più volte rivoltati.

(tratta da "Poesis" Anno 2010 - Tipografia Editrice Pisana)


Nei grandi spazi
indagare il sublime e l'infinito
cercare la leggerezza
motivo e spinta a vivere la vita.
Nel sole
che illumina e riscalda
nel notturno stellato
che fa sognare il cuore
nell'azzurra immensità del mare
nel verde boscoso dei monti...
Vivere la prima rondine
che fa il nido sotto il tetto
il canto dei merli a tarda sera
e l'allodola che annunzia il giorno...
Specchio di bellezza senza tempo
la grazia del sorrido
l'armonia dell'anima... la leggerezza. 

(tratta da "LA DANZA DELLE FALENE"- Anno 2012- L'Autore libri Firenze)


14)
Nessun miraggio nel mare di sabbia!
solo colline insormontabili
il vento confonde e disperde i pensieri...
Cadute le passioni
che adrenalina nutre
l'immenso deserto soffoca ogni ardire
Odo in Altrove
eco di note rarefatte
questa sera!
Quel fresco suono di flauto d'argento
non aveva parole...
i passi del tempo ne portano la voce.
A piedi scalzi
questa sera risalirò le dune
verso lidi di resina e di macchia... 

(tratta da "La risacca e i giorni delle negazioni" - Anno 2018 - Edizioni Helicon )

L'ora del tramonto (Porto Raphael)

Nell'ora che il sole tinge le pietre
di virgineo rossore
e tutti i colori ravviva la sera
quando il mare si ammanta di viola
prendimi per mano
e camminiamo insieme
in mezzo ai cespi di cisto fiorito

profuma il giglio marino
nascosto sotto il lentischio
nel folto il cespuglio di mirto
prepara i suoi frutti

attendiamo il tramonto
con sogni nuovi
il tempo vissuto è soltanto memoria
è questa l'ora
dell'unica realtà che ci appartiene

(tratta da "Poesis" Anno 2010 - Tipografia Editrice Pisana)



8)
Oh sì era bello
il tempo dei glicini fioriti
le rose a siepe a Villa Belvedere...
Il marmo si faceva pagina
prima bianca e poi rossastra
e grigia e scurità di verde
in ghirigori
il sasso impugnato come stilo
sulla panchina morbido scriveva...
Veloce correva l'acqua nel canale
con le voci di bimbe al gioco
ricco d'illusione e sogni...
-come fila la nave guarda!...
e il Tempo stava lì a guardare.
Oh sì, era bello
l'orto del nonno sempre umido di terra
annaffiata la sera e la mattina...
rosseggianti tra i solchi
appesi i pomodori
e l'insalata a cesti come fiori...
Oh! sì, era bello...
forse anche senza saperlo. 

(tratta da "La risacca e i giorni delle negazioni" - Anno 2018 - Edizioni Helicon )


Bosa

Sorgente di luce
dilata
impalpabile quiete
alla marina e nelle vie
spazzate appena ieri
dai venti d'occidente.
S'illumina di sole
in lontananza
Isola Rossa
il faro
la torre d'Aragona.
Serravalle incorona la collina
di millenaria voce.
Tra le rovine
il ficodindia in fiore
macchia
le antiche mura dei Malaspina.

Ma lungo il Temo
docile e inconsueto
apri sdentate bocche
Bosa
ricchezze d'altri tempi

(tratta da "Poesis" Anno 2010 - Tipografia Editrice Pisana)


4)

S'illumina a Oriente l'ora prima
e ancora polvere di stelle
impreziosisce il cielo...
Sommuove il sonno l'Alba
le vaghezze fuga e i sogni
davanti alla tazzina del caffè
della prim'ora.
Sola a me stessa parlo
di te a te con animo sereno
il cielo ascolta... splende
a me contende lo spirito d'amore.
Remota sembra e strana la giornata
da vivere - ahimè! -
con i bagliori della ribellione...
Una voce di luce
di forza
di coraggio
misteriosamente mi raggiunge
surreale.

(tratta da "La risacca e i giorni delle negazioni" - Anno 2018 - Edizioni Helicon )


  



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