SCRIVONO DI ME

 

Sulla mia opera poetica:

Anni 2010/2012

"Davvero affascinanti questi frammenti di specchio, le foto rielaborate che corteggiano umori, dal Larkin di "The fantastic Kindom" a suggestioni alla segantini, ai versi, che ripercorrono frammenti interrotti di memorie, rimpianti e dolcezze improvvise... su ilmiolibro 16 /11 /2010

"Fuggono gli attimi, fuggono le ore, gli anni, i sogni. Fugge la notte, fugge la strada che pare accorciarsi e svanire. Tutto scorre, tutto passa, ma i ricordi restano, resta il prfumo. Restano la speranza, l'amore... su  ilmiolibro 18/11/12

 ANNO 2016

Pubblicazione della raccolta poetica Isole.

 


 

Dalla prefazione di Isole

"Un viaggio a ritroso ma anche in avanti, a caccia di nuovi orizzonti, è ciò che i versi di questa raccolta poetica raccontano con tono sempre pacato, talvolta assorto, senza mai cadere nei tranelli dell'introspezione e dell'autobiografismo incapace di cogliere la dialettica necessaria tra sé e il mondo: Le Isole a cui allude il titolo sono quelle di John Donne, un abbaglio, un'illusione perversa che ci vorrebbe senza relazioni gli uni con gli altri, ma sono anche le tappe del nostro andare, approdi momentanei, che guardati a distanza di tempo e di spazio si arricchiscono di significati insospettati. Stefania Pellegrini usa una lingua composta, misurata, venata di arcaismi che volutamente richiamano alla mente poeti sempre amati e impossibili da dimenticare, i cui versi hanno traghettato inesorabili in questo inquieto XXI secolo, minimalista ed eccessivo allo stesso tempo. La natura, il paesaggio sono lenti attraverso le quali, poesia dopo poesia, un'intera vita viene vista, ricostruita, raccontata, affondando senza timore nelle emozioni, nei sentimenti a cui apparteniamo e che ci appartengono, che lo si voglia o meno. Nostalgia, rimpianto, stupefazione che si rinnova a ogni cambio di stagione, gioia indistinta di esserci, qui e ora, compongono un itinerario di ricerca che accomuna tutte e tutti noi, instancabilmente votati a dare un senso, anche solo provvisorio, alle nostre azioni e alle nostre esperienze." 

A cura di Viviana Rosi

 

Recensione uscita sul n. 3 2016  "Il Salotto degli Autori" a cura di Fulvio Castellani

"Dopo aver pubblicato le raccolte poetiche Frammenti di specchio, Tempus Fugit e Tra le ali dei sogni, ed essere stata inserita in diverse antologie, Stefania Pellegrini si presenta ai suoi lettori con la silloge Isole che, come è stato evidenziato da lei stessa, "è un viaggio nei ricordi, tra amori, rimpianti e nostalgie, tra incertezze e traguardi raggiunti." Come a dire che le poesie, dal respiro ampio e vitale, affondano radici nei luoghi che hanno marchiato di sé (e lo fanno ancora) il suo percorso di vita, il suo sguardo prensile e soffuso di bellezza intima, la sua sorprendente capacità di far rifiorire stupori, desideri, richiami, arabeschi coloratissimi d'amore e di pensieri accattivanti. 

Il concerto che ci offre Stefania Pellegrini è dei più armoniosi e tocca spartiti diversi; "brughiere segnate dal vento", "stracci di lana e tappeti di stelle", "voci... desideri / sospesi sul fluire / designato delle cose", complicità di silenzi", "liberi flussi / che smuovo pensieri / come ciottoli alla riva"... Il tutto fotografato con nitidezza palpabile, elegantemente proiettato usando dei flashback narrativi oppure delle accellerazioni, in direzione di profumi nuovi, di voci d'acqua, di profumi d'infinito...

Non si ferma soltanto al richiamo della sera oppure lungo il Po, accanto al suo paese ("un rifugio di pace / e abbandono").

Pensieri i suoi, che navigano in profondità: parole che centrano il bersaglio con indiscutibile incertezza: espressioni dal sapore agrodolce, suadenti, sicure. C'è anche inquietudine talvolta, ma subito dopo ritorna la quiete, il fascino di un racconto delicato e lustrato a festa: una festa di nitidezza, di gioiosità, di intimità, di complicità ("Quei mattini incantanti / davanti ai vividi colori / di un arcobaleno / a spiare i petali di una margherita / certi di leggerci il nostro futuro")... E' un linguaggio, quello di Stefania Pellegrini, " composto e misurato", un linguaggio che lascia il segno e che assorbe lo stupefacente rinnovarsi dei giorni, delle attese, dei giochi ritmici di un cuore zampillante e "voglioso ancora / d'ardente calore".

Sono, in poche parole, grandi e minuscole isole, le sue, che si baciano vogliose di farsi scoprire o riscoprire, e che noi abbiamo avuto il piacere di incontrare sulla strada fascinosa della poesia dai "petali lucenti".

 

 ANNO 2019

 I° premio Leandro Polverini assegnato a Isole per la sez. poesia simbolista


Motivazione del premio:

"La raccolta della poetessa toscana non conosce sinonimi in quanto la parola scelta è unica e non modificabile così come i suoi simbolismi narrativi non sono traducibili, perché una poesia è un'esperienza piuttosto che un significato, una complessa unità che appartiene solo all'Autrice. Così, quando Stefania Pellegrini parla dell'isola, non si ferma alla pura e semplice descrizione ma ne mette in evidenza i simboli interiori, gli archetipi della coscienza universale in un fluttuare di risonanze come risacca di mare"

"Nella raccolta sorprende la struttura d'insieme, ma anche la semplice rivelazione custodita in due righe, la citazione curiosa, il dialogo intrigante che sprigiona in chi legge immagini e cose sepolte.

L'autrice toscana sembra offrire il filo non lineare di sonda di sé, di ricerca dell'altro e della dicibilità di quel luogo magmatico e non verbale che sembra essere accessibile solo alla nominazione poetica - in un fruscio leggero e sommesso / di grandezza e di mistero. / Ci sentiamo per un istante / parte del tutto./

Lo sguardo della poetessa assume di ogni realtà una vibrazione che intera la comprende e a suo modo la spiega, sineddoche e misura di attraversamento che contribuiscono a mappare un reticolo di emozioni, intuizioni, significati, perdite, mancanze e mutazioni necessarie perché sintomatiche di un vastissimo sentire, specchio di un altrettanto vasto, densissimo vivere. - Allora a prua / si squarcia l'infinito / vaporose nebbie salgono / e gli occhi pungono alla luce. / Forte e tagliente adesso lo sguardo scalda il cuore. /

  ANNO 2020

Dicembre - pubblicazione della raccolta poetica ITACA NEL CUORE. 

 


Dalla recensione del Dr Lorenzo Spurio, poeta, scrittore, critico letterario, Presidente dell'Associazione Euterpe - 7 maggio 2021

"Di recente pubblicazione è la nuova raccolta di poesie di Stefania Pellegrini, autrice nata in terra d’Irlanda e da tanti anni residente nei pressi di Aosta. Non si tratta della sua opera prima e numerosi suoi testi sono già apparsi in rete, soprattutto sul suo sito personale «Parole Nomadi», su varie uscite della rivista di poesia e critica letteraria «Euterpe», nonché su antologie di premi letterari.

Il nuovo volume, edito per i tipi di CTL di Livorno, porta il titolo di Itaca nel cuore e già da questa definizione che richiama il mito classico – e con esso il mistero del viaggio – compendiamo che il percorso che la Nostra ci propone d’intraprendere immergendoci nelle sue liriche ha qualcosa d’analogo a un itinerario odeporico vale a dire di quella letteratura di viaggio che non è semplice cronaca di trasbordi e viaggi fisici quanto – ben più spesso e in forme ancor più profonde – di carattere esistenziale e interiore." 

 

segue al link su Parole Nomadi (Cercando l'Isola) o su:Blog LETTERATURA E CULTURA di Lorenzo Spurio

 

Anno 2021  

Segnalazione di merito - Prima edizione Premio letterario - Solopoesia - 

CARTA E PENNA



 

 

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