giovedì 5 maggio 2022

Così è.

        


Edgard Degas - Davanti allo specchio - anno 1899

(Anna e lo specchio)

  ANNA: - Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? Dai… sto scherzando, non ti farei mai una domanda simile.
Anzi, devo ammettere, di non averti mai trovato neanche indispensabile, e spesso mi sono pure dimenticata di te. Che vuoi farci, fin da bambina sono stata così. Non sarai, per caso, offeso? 
Il tempo per me conta più di un semplice specchiarsi.
Oggi però… be’, non so… ti sono passata davanti e… mentre ti guardavo, mi sono accorta di qualcosa… qualcosa di diverso. O no, non eri tu diverso… io ero la diversa, e così mi sono fatta domande.

Un giorno... Un giorno soltanto mi sono distratta, magari due, o tre, poco cosa comunque, eppure qualcosa di me è cambiato. Come può essere? Dentro mi sento giovane, in forma, ho voglia di fare, di ballare, cantare, come ieri, l’altro ieri … Sì, va be’, ci sono giorni che non sono proprio così, ma in linea di massima… -

 LO SPECCHIO: - L’uomo è sempre in cerca di conferme, chissà mai perché. Era appena passato qualche giorno, che bisogno avevi di controllare? -

 ANNA: - Hai ragione, eppure… che ne so? È successo. E dopo ho faticato a ritrovarmi.
Il viso, già, il mio viso… non lo vedevo proprio più lo stesso. “Sarò affaticata, questo gonfiore sotto gli occhi, la ruga sul mento… ieri non c’erano, ma… è solo l’espressione di un cattivo riposo, mi sono detta, domani andrà certamente meglio.” -

 LO SPECCHIO: - Avevi bisogno di trovare scuse, giustificazioni, insomma, perché? -

 ANNA: - Non lo so, qualcosa non mi convinceva. Non poteva essere quella ruga e un capello bianco in più, no, non poteva essere… e ho cominciato a pensare che fosse solo un tuo scherzo.
Eppure… eppure, sapevo che mi stavo solo illudendo, tu mi mostravi ciò che è… il passo del tempo inclemente sul mio corpo, ma io cercavo un modo per ignorarlo. -

 LO SPECCHIO: - Non sprecare tempo in cerca di scuse, non aiuta. Ti è stata data la libertà di scegliere i tuoi pensieri, usala.

E poi… che t’importa dell’aspetto esteriore? Ciò che conta è quello che hai dentro, la tua essenza. Quello che le varie esperienze hanno fatto di te… impronte e luoghi che sono ancora lì, perché sono stati, luoghi che puoi raggiungere di nuovo, quando ti senti sola, insicura e in cerca di certezze. Là potrai ritrovare le gioie, gli amori, la passioni passate, pure di ciò che stai vivendo, e i sogni… sì, anche quelli: per il presente e il futuro. Conta questo, credimi. Quarant’anni, cara mia, arrivano una volta sola, come pure i quarantacinque, i cinquanta, i sessanta… il tempo non ammette repliche, e non puoi farci niente, né io posso aiutarti. Accettalo! In fin dei conti, ogni stagione ti ha dato i suoi frutti, e continuerà a darteli.
Tutto passa, non c’è niente che gli resiste, anch’io vedi ne porto i segni, non sono più lucido come una volta.
Prendi gli amici, esistono amicizie che restano negli anni, altre che subiscono il logorio del tempo, perché magari sono cambiate le prospettive comuni, e le vostre strade, che prima correvano parallele, si sono allontanate… C’è stato un mutamento, magari proprio un’evoluzione, ma non crucciartene.
Finché le cose cambiano, esisti, ed esiste il tempo. -

 ANNA: - Lo so, ma credimi, non è facile, mi sembra sempre di vivere tante brevi parentesi, che accolgo con trasporto e penso dureranno per sempre e invece… un giorno mi sveglio e mi accorgo che qualcosa ha deteriorato i miei incontri… e pure le passioni, e non c’è più entusiasmo, ma la stanchezza della consuetudine.
Capisco che quel tempo si è logorato e mentre si chiuderà la parentesi dovrò aprirne un’altra, ma nel prepararmi all'idea di rinunciare a ciò che avevo, un amaro mi sale in bocca, perché? Forse sbaglio qualcosa? -

 LO SPECCHIO: - Devi prendere coscienza che il tempo trasforma tutto, anche tu non sei la stessa della scorsa settimana, non solo fuori, ma anche dentro di te: il tuo modo di pensare, le teorie, gli argomenti che ti interessano, i tuoi pensieri... sono mutati.
Ogni cosa ha un suo tempo, niente dura in eterno e bisogna imparare a lasciar andare, ad adattarsi. Fai come l’acqua, che si adegua a tutto. In ciò sta la sua forza, di essere adatta a tutto. Non vuol dire rinunciare ai tuoi principi, ma trovare la capacità di resistere e assimilare, vuol dire solo, imparare a gestire i cambiamenti, cara mia, perché sono parte della vita. -

Stefania Pellegrini ©

  


"Un’alba non può durare tutto il mattino
Un temporale non può durare tutto il giorno
Sembra che il mio amore sia finito e ti abbia lasciato senza preavviso
Ma non potrà essere sempre così grigio

Tutte le cose devono passare
Tutto deve finire

Il tramonto non può durare tutta la sera
Un pensiero può soffiare via quelle nuvole
E dopo tutto questo, il mio amore è finito
Ma non potrà essere sempre così grigio

Tutte le cose devono passare
Tutto deve finire
Tutte le cose devono passare
Nessuno dei legami della vita può durare
Così, devo riprendere la mia strada
E affrontare un altro giorno

L’oscurità esiste soltanto di notte
Al mattino sarà svanita
La luce del giorno è piacevole quando arriva al momento giusto
Ma non potrà essere sempre così grigio

Tutte le cose devono passare
Tutto deve finire
Tutte le cose devono passare
Tutto deve finire"


5 commenti:

  1. Molto apprezzato il tuo articolo, Stefania. E mi è anche piaciuto molto George Harrison. Grazie, buona giornata.

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  2. Devo dire che è quello che sono passando anch'io; i dubbi, i mutamenti , gli anni che passano, il voler essere quello che ero una volta e non sono più !! Anche la salute che non è più quella di una volta, malesseri, malavoglie, tante paure nel fare ciò che una volta facevo tranquillamente... Anch'io cerco di adattarmi ai cambiamenti ma non è facile , non ho più neanche quella voglia di fare e andare, che avevo una volta. Molto belle, sia la poesia che il dialogo. Ciao

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  3. Bellissima poesia e dialogo.Buona giornata.

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  4. Quanta saggezza nelle parole dello specchio...un racconto molto bello di una realtà che riguarda tutti, perchè tutto e tutti siamo particelle nel divenire della vita. Per consolarmi, quando sento il peso degli anni che passano, mi dico che almeno fin qui ci sono arrivata, non è poi così scontato. Bellissimi anche i versi! Un caro saluto

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