Giotto - Noli me tangere |
La Resurrezione e Noli me tangere è un affresco (200x185 cm) di Giotto, databile al 1303 - 1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.
La scena mostra un doppio episodio: a sinistra il sepolcro vuoto di Cristo con gli angeli seduti e le guardie addormentate testimonia la Resurrezione; a destra la Maddalena inginocchiata davanti all'apparizione di Cristo trionfante sulla morte, con tanto di vessillo crociato, e il gesto del Salvatore che le dice di non toccarlo pronunciando, nelle versioni latine dei vangeli, la frase: Noli me tangere.
La scena mostra un doppio episodio: a sinistra il sepolcro vuoto di Cristo con gli angeli seduti e le guardie addormentate testimonia la Resurrezione; a destra la Maddalena inginocchiata davanti all'apparizione di Cristo trionfante sulla morte, con tanto di vessillo crociato, e il gesto del Salvatore che le dice di non toccarlo pronunciando, nelle versioni latine dei vangeli, la frase: Noli me tangere.
(In realtà le moderne traduzioni della Bibbia, invece di non mi toccare, traducono non mi trattenere. Tale nuova interpretazione è, probabilmente, più aderente alla lettera del Vangelo secondo Giovanni.)
PER IL MATTINO DI PASQUA
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Non credo più nemmeno alle mie lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell’usignolo,
quell’usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all’alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all’alba passerò sulle porte di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: «pace!»
e poi cospargerò la terra
d’acqua benedetta in direzione
dei quattro punti dell’universo,
poi non lascerò mai morire
la lampada dell’altare
e ogni domenica mi vestirò di bianco.
Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
E non piangerò più
non piangerò più inutilmente;
dirò solo: avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso
poi non dirò più niente.
Davide Maria Turoldo
Con l'augurio che questa Pasqua vi porti
serenità, gioia e soprattutto speranza.
Buona Pasqua a tutti voi
serenità, gioia e soprattutto speranza.
Buona Pasqua a tutti voi
Buona Pasqua a te, di cuore, e grazie per averci offerto queste bellissime parole.
RispondiEliminasinforosa
Cara Stefania, anche qui, voglio lasciarti i tanti e tanti auguri a te e famiglia.
RispondiEliminaCiao e buona Pasqua con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Felice e serena Pasqua a te e ai tuoi cari!
RispondiEliminaGrazie Stefy, ti abbraccio!
Serena Pasqua a te e famiglia!
RispondiEliminaTi auguro una serena e felice Pasqua.
RispondiEliminaUn articolo intenso e raffinato dedicato a una festività davvero speciale. Molto apprezzato
RispondiEliminaCari auguri per una serena Pasqua, Stefania,silvia
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