mercoledì 19 gennaio 2022

Impressioni di gennaio - liberi pensieri

"C'è un giorno che ci siamo perduti
Come smarrire un anello in un prato
E c'era tutto un programma futuro
Che non abbiamo avverato" - Ivano Fossati


Andreas Schelfout

Ore otto, in soggiorno, il termometro segna una temperatura esterna di -4,2 gradi. Rabbrividisco al pensiero… guardo oltre la finestra i tetti delle case vicine coperti di brina… un tappeto bianco fa pensare che abbia nevicato, ma il cielo mi guarda dall’alto con un limpido azzurro. Penso al proposito: uscire più tardi a fare una passeggiata

Rapido calcolo: verso le 11,00 dovrebbe essere sullo 0°, ma il pensiero mi procura un brivido di freddo.

Il mio gatto è una palla di pelo, arrotolato sul divano, la testa sotto le zampe, non si capisce se dorma, o sia solo rilassato. Provo a sfiorare il pelo soffice con una mano, ma l’unica risposta è il suo respiro, a tratti rumoroso. 

D’improvviso realizzo di sentirmi come lui: indifferente a ciò che mi circonda, priva di una benché minima iniziativa. Non uscirò… so già, che non lo farò. Immagino il freddo pungermi la faccia, e le punte delle dita, nonostante i guanti, perdere sensibilità. Quando si raggiungono temperature così basse, il freddo, benché asciutto, penetra dappertutto, anche se ben coperti.

Non uscirò, penso: troppo freddo!

Il buon senso mi dice che dovrei andare, sono due giorni che me ne sto chiusa tra le quattro mura di casa a guardare la natura oltre i vetri, senza prendere iniziative. Penso al piacere che mi procurano le passeggiate quando in mezzo a qualche sentiero sento il gorgoglio di un rivo nascosto, o scopro un piccolo cespuglio verde appena spuntato in mezzo ai rami rigidi, spogli, e foglie accartocciate di un marrone smorto.
Una felpa spessa, giacca a vento, cappello di lana, guanti… e il freddo non darà fastidio…
Ma il pensiero della temperatura sotto zero riesce a togliermi ogni piacevole illusione. 

Quando ancora andavo sulle piste di fondo a sciare, la cosa difficile era uscire dal calduccio della macchina perché sapevo che nel solo tempo di mettermi gli sci sarei stata colta da un freddo pungente. Le gambe dure, il fiato corto, e il primo tratto lo vivevo come una vera sofferenza, dovevo muovermi per una buona mezz’ora prima di sentire risalire la temperatura in corpo.
Eppure, che ci crediate o no, benché i piedi negli scarponi, nonostante i calzini di lana, dessero qualche segno di intorpidimento, non avrei mai  rinunciato alla bellezza di un paesaggio incontaminato in mezzo al bosco, di respirare l’aria ossigenata della montagna, il suo profondo silenzio, ascoltare il canto di qualche uccellino tra i rami nascosto, e fare l’incontro, quando ero fortunata, con un camoscio sceso su un pendio vicino. La vista e il tepore del sole bastavano a ricompensarmi anche del freddo più ostinato.

***

Da quando però, sono arrivate le limitazioni per la pandemia da covid, mi sono impigrita e forse tollero meno anche il freddo. Le gite sulla neve vivono nei ricordi o nell’immaginario soltanto. Saranno gli anni che passano? O è colpa di questo lungo periodo che stiamo ancora attraversando? Uno - due anni - siamo entrati nel terzo e la fine si sogna soltanto. La natura va avanti con i suoi cicli senza che niente apparentemente la turbi, e  noi? Scrivevo nel 2020 sul blog Qui il link:


Il tempo difficile, sospeso, che stiamo vivendo, a giorni rallenta i miei pensieri, li confonde, e capita renda difficile interpretare le sensazioni, capire come sovvertire giornate scialbe, e scarse di interessi.
Delle volte mi sento ferma a un porto a scrutare verso un orizzonte lontano, indecifrabile. Aspetto la nave che mi porterà oltre, ma che tarda ad arrivare.

Il giorno nasce, muore, nell'incongruenza di queste giornate incolori, senza nome.
L'incertezza mi destabilizza, mi fa barcollare, non trovo un gancio a cui appendermi e allora si fanno strada domande come:

Trarremo almeno insegnamento da tutto questo?
Troveremo il senso a questi giorni?

O sarà aver perso qualcosa di noi, in cambio di poco meno di niente?...


Con vaccini, e non vaccini, cosa c’è di diverso da allora? Non sento che il mio stato d’animo sia cambiato granché, non provo più tanto quell’ansia dell’incertezza, ho trovato un mio equilibrio, ma si tratta di un adattamento che non è un bene e non è meglio.

Nonostante ci sia la volontà di ricominciare, lo spauracchio del covid circola indisturbato ed entra nelle nostre case. C’è gente insoddisfatta, chi protesta e parla di libertà compromessa, chi è preda di paure immotivate, chi ha perso il lavoro e/ o non lo trova, chi si rifiuta di sottostare a delle regole imposte a scapito di altri che hanno capito l’importanza di farlo e tanto altro ancora che non sto qui ad elencare.

Che tristezza constatare che non abbiamo raccolto alcun messaggio, né dentro, né fuori e quello che scriveva il 9 marzo 2020 Mariangela Gualtieri nella sua poesia si è fermato solo tra le righe:

"... Adesso siamo a casa./È portentoso quello che succede./E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano./Forse ci sono doni./Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo./C’è un molto forte richiamo/della specie ora e come specie adesso/deve pensarsi ognuno. Un comune destino/ci tiene qui. Lo sapevamo. Ma non troppo bene./O tutti quanti o nessuno...".

Non abbiamo imparato un bel niente da questa esperienza, almeno secondo le mie impressioni. 
Di strada ne abbiamo fatta da allora, ma dove ci ha portati? Non verso un'aumentata disponibilità e apertura verso gli altri. È salito, invece, il numero delle persone che non hanno di che vivere, il numero degli egoisti, degli insoddisfatti e di chi trova pretesti per creare confusioni generalizzate. Penso che abbiamo davvero perso una grande occasione per diventare migliori.
Siamo cambiati, e in peggio, ma nonostante tutto spero che ci sia ancora tempo...

"È tempo che sfugge, niente paura
Che prima o poi ci riprende
Perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
Per questo mare infinito di gente" - Ivano Fossati






8 commenti:

  1. Un grande freddo...direi in questo periodo un grande freddo nel cuore, nel vedere che la vera umanità si sta estinguendo sempre più...forse perchè in fondo pochi fino ad ora sono stati e sono "veramente umani"...forse era questa l'occasione per diventare veramente umani, ma non mi sembra affatto così...purtroppo mi sembra più che altro che il male serpeggia travestito da bene ed è anche difficile rendersene conto...
    Sempre molto bello il tuo narrare! Un abbraccio e buona Domenica!

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  2. Io ho un piccolo appartamento in montagna , mipiace andare lassù ma le temperature mi fregano. In casa sto bene ma quando viene il momento di uscire, sono come te. E ci sono paesaggi bellissimi, nonostante il freddo !! Per me, saranno gli anni che passano, saranno le limitazioni per il covid, sarà che mi sono impigrita ma non esco più volentieri come prima . Siamo tutti cambiati in peggio, la pandemia ci ha reso peggiori, esasperati !!Io sono in pensione da un paio d'anni ma chi lavora, ha figli che vanno a scuola, deve prendere i mezzi... sono tutti gravi problemi da affrontare e , voglia di sorridere ce n'è poca. Io mi ritengo fortunata , però avrei bisogno di uscire di più !! Sabato ho fatto la terza dose, son stata male per la terza volta ..speriamo che almeno serva e che non ci sia una quarta dose, ma ci credo poco. Saluti cari.

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  3. Viviamo un periodo oscuro e innaturale... chissà se un giorno sarà palese a tutti il meccanismo perverso di questa pandemia e i loro responsabili...

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  4. Fossati da tempo si è dichiarato fuori, basta concerti, basta pubblico, basta interviste et similia. Ha fatto bene e si è ripreso il tempo del silenzio e della riflessione. Vorrei fare altrettanto e vorrei continuare a vivere senza assilli innaturali poichè io credo che una passeggiata all'aperto, in mezzo d un bosco innevato non c'entra niente col Covid; pensarlo è il segno evidente di una deformazione mentale che non so come si è diffusa tra noi tutti. Sono un trivaccinato e quando vado a guardare il mare del Canale di Sicilia, col vento che mi taglia la faccia e il bisogno di allargare il cuore e i polmoni verso l'orizzonte infinito il solo pensiero di una QUARTA DOSE e magari poi di una quinta etc etc. mi riempie prima di rabbia poi di disgusto. Sinceramente credo che ci stiano prendendo in giro.
    Guarda un po' volevo immaginare e commentare il bosco innevato e sono finito sulla pandemia. Sabbie mobili.

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  5. Ringrazio tutti voi per la partecipazione, non rispondo singolarmente perché sarebbe un po' un ripetermi. Mi ha fatto piacere leggere le vostre esternazioni, ma capisco anche che il malessere, è un po' di tutti e ciò mi rattrista. Passerà, scrivevo qualche tempo fa, e ci credo ancora. Torneremo a fare le cose di prima e ritroveremo il nostro equilibrio, ne sono certa. Buona giornata.

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  6. Purtroppo credo che tu non abbia proprio torno Stefania. Come spesso succede pochi hanno imparato qualche cosa da questa pandemia. Intanto io mi sento come tè,triste, senza voglia di fare niente, con poca forza e meno ancora voglia. Eppure mi tocca uscire e fare cose, che in questo momento proprio non vorrei fare, ma che devo. E per fortuna che oramai non manca tanto di inverno. Gennaio stà per finire, febbraio è il mese più corto dell'anno e poi marzo si può essere freddo ma può già avere delle belle giornatine. Vedremo Intanto io come ho detto sul mio blog fotografico, mi sento molto "fuori fuoco" un saluto e buona continuazione di settimana, ma soprattutto sereno mese di febbraio in arrivo a breve

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  7. Dobbiamo combattere egoismo e passività. Non è facile purtroppo. Proprio oggi ho letto di una nuova variante Omicron 2.
    Ma il mio entusiasmo per ciò che la vita ci offre non è cambiata. Forse perché sono fortunata e non è cambiato neanche il mio modo di vivere. Solo un pochino rallentato. Mi piace ancora uscire nonostante le temperature rigide, forse gli incontri con gli amici si sono un tantino fermati. Dobbiamo stare in guardia, avere molta pazienza e continuare serenamente a vivere. Speriamo solo che tutto questo finisca presto.
    Ti abbraccio forte Stefania. Ciao.

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  8. Buongiorno Stefania, grazie per la gentile visita. Oggi un vento terribile, spero che si plachi presto. Ci saranno tempi migliori...tra poco tornerà la Primavera. Un abbraccio e buona settimana! 😊🌷🌼

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