lunedì 18 gennaio 2016

A proposito di Adrienne Rich

“l’arte non significa nulla se serve semplicemente ad abbellire la tavola del potere che la tiene in ostaggio“. (dal discorso del 1997 alla presidenza Clinton)

Nata a Baltimora il 16 Maggio 1929 scomparsa il 27 marzo 2012, poetessa del femminismo americano, una delle grandi voci della poesia moderna americana, pacifista, lesbica dichiarata, Adrienne Rich apparteneva alla generazione che negli anni Sessanta partecipò alla contestazione dello status quo.

Madre quarantenne di tre figli, dopo un matrimonio durato più di vent’anni con Alfred Conrad, noto economista,  negli anni Settanta prese coscienza della sua nuova identità sessuale e rimise in gioco l’intera sua vita. Sposò le cause del femminismo e dell’antirazzismo, si mobilitò contro la guerra in Vietnam e visse apertamente il suo legame d’amore con una donna, Michele Cliff. Nel 1976 si dichiarò pubblicamente lesbica, consolidando le sue posizioni radicali femministe.
Lo stesso anno pubblicò il controverso ed innovativo “Nato di donna” (tradotto in italiano da Garzanti), primo libro interamente dedicato al tema della maternità dal punto di vista femminista.

Nel 1997 rifiutò la prestigiosa National Medal of Arts affermando di non poter accettare un premio della presidenza Clinton in quanto “l’arte, per come la concepisco io, è incompatibile con la politica cinica di questa amministrazione”.
Nel febbraio del 2003 Adrienne Rich, insieme ad altri poeti, rifiuta di partecipare a una conferenza alla Casa Bianca, amministrazione Bush, sul tema “Poetry and the American Voice”, per protestare contro la guerra in Iraq.

Importante, per l’influenza che ha avuto, è il suo lavoro come insegnante di scrittura creativa in numerose scuole e università di tutti gli Stati Uniti. Tantissime sono le raccolte poetiche (l’ultima, Tonight No Poetry will Serve: Poems 2007-2010 è del 2011).
Con i suoi sessanta anni di scrittura poetica e saggistica, Adrienne Rich ha profondamente segnato la scena letteraria e intellettuale americana per più di mezzo secolo. 

LA SUA POETICA

Parallelamente al risveglio politico, la sua poesia subisce un cambiamento e dai metri tradizionali passa ad affrontare temi sociali attraverso forme più aperte, e sperimentali.
C'è nella sua poesia uno spirito di ricerca coerente e puntuale su temi sia pubblici che privati, una autonomia e una individualità ben definita.
I suoi versi appaiono istantanee legate fra loro dalla forza del linguaggio. La sua poesia ripercorre, scolpisce con le parole, attimi congelati del suo sguardo sul mondo. Appare, quindi dalla lettura, un diario d'esistenza, intimo, ma soprattutto pubblico in cui la Rich parla di ciò che la circonda e di ciò a lei lontano, di una realtà vissuta guardando, osservando le vite degli altri. Parla di persone come lei che si sono battuti per i diritti, da voce a coloro che vorrebbero farsi sentire, ma non trovano spazio nei grandi media.

La poesia di Adrienne Rich:
“ è spesso riflessiva, saggistica, ma usa con maggior libertà materiali e forme, spostandosi sulla linea di congiunzione pensiero-sentimento-musica verso il termine ultimo della serie. Poesia come meditazione, che però si fa di frammenti di realtà vissuta o trasmessa, si apre programmaticamente al mondo, evitando ogni chiusura esclusivamente privata e lirica" (Massimo Bacigalupo) 
 
Le tigri di zia Jennifer

Le tigri di zia Jennifer incedono
con eleganti passi sul telaio,
luci topazio in un mondo di verde.
E non temono gli uomini in agguato;
hanno morbide certezze cortesi.

Le dita di zia Jennifer volteggiano
attraverso la lana, s’affaticano
a muovere anche l’ago più leggero.
La fede nuziale dello zio è un peso
opprimente che le schiaccia la mano.

Quelle mani alla morte della zia
giaceranno nel terrore anche allora
inanellate da ordalie perdute.
Le tigri dell’arazzo ricamato
fiere e impavide incederanno ancora.

Aunt Jennifer’s Tigers

Aunt Jennifer’s tigers prance across a screen,
Bright topaz denizens of a world of green.
They do not fear the men beneath the tree;
They pace in sleek chivalric certainty.

Aunt Jennifer’s fingers fluttering through her wool
Find even the ivory needle hard to pull.
The massive weight of Uncle’s wedding band
Sits heavily upon Aunt Jennifer’s hand.

When Aunt is dead, her terrified hands will lie
Still ringed with ordeals she was mastered by.
The tigers in the panel that she made
Will go on prancing, proud and unafraid.

(tratta da “Cartografie del silenzio”, Crocetti Editore, 2000 a cura, di Maria Luisa Vezzali).


Prime cose

Non posso nominare l’amore ora
senza nominare il suo oggetto-
è questa l’ultima misura
di quegli anni di scintille di acciarino
quando si credeva
innato il proprio bagliore.
Oggi giuro
che solo nell’occhio del sole
io prendo fuoco.

First Thinghs
I can’t name love now
without naming its object–
this the final measure
of those flintsparkyes
when one believed
one’s flash innate.
Today I swear
only in the sun’s eye
do I take fire.
(tratta da “Cartografie del silenzio”, Crocetti Editore, 2000, a cura di Maria Luisa Vezzali)

In un'aula

Parlando di poesia, spostando le braccia
piene di libri sul tavolino dove le facce
guardano in giù oppure in alto, ascoltando, leggendo
ad alta voce, parlando di consonanti, di elisioni,
intrappolate nel come, ignorando il perché;
guardo il tuo viso, Jude,
né immusonito né remissivo,
opaco nell'obliqua pioggia di polvere sulla tavola:
una presenza come la pietra, se la pietra potesse pensare
Ciò che non posso dire, è me. Per questo sono venuta.

In a classroom

Talking of poetry, hauling the books
arm-full to the table where the heads
bend or gaze upward, listening, reading aloud,
talking of consonants, elision,
caught in the how, oblivious of why:
I look in your face, Jude,
neither frowning nor nodding,
opaque in the slant of dust-motes over the table:
a presence like a stone, if a stone were thinking
What I cannot say, is me. For that I came.


12 commenti:

  1. ..non conoscevo la Rich. Grazie Stefy
    Buon lunedi
    Maurizio

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  2. Attraverso il tuo intenso blog, si conoscono sempre nuovi autori, che
    è interessante leggere, nella loro speciale arte poetica
    Buon inizio di settimana e un abbraccio,Stefania, silvia

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    1. Ti ringrazio Silvia, anche per me lo è... un abbraccio

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  3. tratteggiato un intenso ritratto.
    bellissima particolarmente'le tigri di zia Jennifer'dove la poetessa attribuisce fierezza all'arazzo non potendolo fare a colei che lo sta ricamando perchè schiava di un uomo.
    questa è almeno la mia interpretazione.
    un caro saluto

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    1. Ciao, sono d'accordo con te, anche la mia preferenza cade sulla poesia "Le tigri di zia Jennifer" la trovo molto bella sia per le immagini che si creano leggendo, sia per il significato in sè...d'accordo con te anche per l'interpretazione, grazie... un caro saluto.

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  4. Versi che non conoscevo e ti ringrazio per averli pubblicati.
    Saluti a presto.

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    1. Ciao Cavaliere, sono contenta di averti dato modo di conoscerla... grazie. Saluti a te.

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  5. Bellissima "Le tigri di zia Jennifer"! Vi si legge il significato dell'atto creativo!
    A presto un abbraccio!

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    1. Ciao apprezzo molto il tuo commento, grazie. Un caro saluto.

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  6. Oltre che una grande poetessa , deve essere stata una grande donna .
    Per quegli anni poi....Buon fine settimana . ( in anticipo ). L.A.

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    1. Credo anch'io, soprattutto ci vuole coraggio, tanto coraggio!! Grazie Laura, contraccambio il buon fine settimana. Ciao.

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