giovedì 24 giugno 2021

"Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa." -Trilussa

 

– Secondo me tu hai paura di essere felice, Charlie Brown. Non pensi che la felicità ti farebbe bene?
– Non lo so. Quali sono gli effetti collaterali?
Charlie Brown, Charles M. Schultz

Se c’è uno scopo nella vita di noi tutti, questo è di sicuro strettamente collegato a uno stato d’animo appagante, che sta alla base di tutti i nostri sogni e desideri, qual'è appunto la felicità.

L’etimologia fa derivare la parola da: felicitas, deriv. felix-icis, "felice", la cui radice "fe-" significa abbondanza, ricchezza, prosperità.
Non è semplice spiegare cosa sia la felicità, io la vedo come una farfalla che posa sulla spalla e dopo un attimo è già volata via, un istante intenso di piacevole completezza, scoprirsi di esser contenti anche con niente. Così nella mia poesia Felicità:

Felicità chi sei? - Non c'è ragione
che ti dia un volto.

Passi - invisibile agli occhi
e solo certe volte
sei palpabile al cuore.
Hai un nome bellissimo
dal profumo superlativo.
Sfiori i nostri cuori
nell'attimo così breve
che ogni carezza
sfuma in un respiro.

Dove sei? Forse nelle stelle cadenti
che sfrecciano in cielo,
nel profumo di rosa
che sboccia radiosa,
nella luce che apre i cuori all'amore?

Forse sei
nel sorriso lucente
trasparente d'un bimbo,
nell'onda che batte alla riva
impetuosa.
In quell'accordo - improvviso e volatile
con il tutto,
o nel cuore di un poeta
se riesce a cogliere l'infinito.  

In definitiva, si tratta sempre di un'interpretazione e cambia da soggetto a soggetto, in base alle sue percezioni. Per molti equivale a qualcosa di irraggiungibile, per altri non esiste, se non per piccoli attimi della nostra esistenza.
 
Friedrich Nietzsche la definisce: "Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscìo di una lucertola, un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi. Di poco è fatta la miglior felicità".

Secondo il padre della psicologia positiva Martin Selingman il 60 % della felicità è determinata dai nostri geni e dall’ambiente, il restante 40 % dipende da noi.
I ricercatori della Harvard University hanno scoperto che quando una persona diventa felice, un amico che le vive vicino ha più probabilità (all'incirca il 25 % in più) di diventarlo anche lui.
Secondo un’altra ricerca, le persone che passano del tempo ogni mese ad aiutare gli altri sono più felici.

L’interpretazione della parola felicità è da sempre argomento di discussione tra scrittori, filosofi e scienziati, vediamone allora insieme la visione di alcuni poeti.


La felicità, cos’è la felicità?

La felicità, cos’è la felicità? (La parola
non mi rende felice, tra l’altro). Direi
che è semplicemente andare con te per mano,
sostare un momento perché un profumo ci chiama,
una luce ci rincorre, qualcosa che ci riscalda
dentro, che ci fa pensare che non è la vita
a portarci, ma che siamo noi la vita,
che vivere è questo, semplicemente questo.

José Antonio Muñoz Rojas 

Danse a la campagne - Pier August Renoir

**

Dono

Un giorno così felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena d’invidiare.
Il male accadutomi, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e le vele.

Czesław Miłosz

 **

Eccola questa sciocca felicità


Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull’orto!
Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo
Naviga silenzioso il tramonto.

Salve, mia pozzanghera d’oro
E voi betulle capovolte nell’acqua!
Dal tetto una banda di cornacchie
Canta i Vespri alle stelle.

Laggiù oltre i giardini
Dove fiorisce la vitalba
Una soave ragazza vestita di bianco
Accenna delicate canzoni:

E il freddo notturno si distende sui campi
Come una sottana celeste.
O mia cara, mia sciocca felicità,
Tenere e fresche guance di una volta!

Sergej A. Esenin

 

White water lilies - Claude Monet 1899 - Pushking Museum

 

**

Quanto è felice la piccola pietra

Quanto è felice la piccola pietra
che rotola sulla strada tutta sola
e non si preoccupa della carriera
e non teme le esigenze –
il cui cappotto di bruno elementare
indossa un universo passeggero,
e indipendente come il Sole
si accompagna o brilla sola,
seguendo una volontà assoluta
con spontanea semplicità.

Emily Dickinson

venerdì 11 giugno 2021

Che libro metto in valigia?


 La liseuse - 1876 - August Renoir

Museo d'Orsay - Parigi


È arrivata dopo una primavera instabile e fresca, si è fatta un po’ desiderare, ma adesso finalmente è arrivata. Già parlo dell’estate, di quella stagione così rapida nel suo trascorrere, che sogniamo tutto l’anno e vorremmo non finisse mai.

Con le sue lunghe ore di luce, di sole, calore, ecco risvegliarci la voglia di stare all’aria aperta e di evadere, di far progetti per le vacanze, nel bisogno di staccare la spina, di allentare la tensione dai ritmi stressanti di tutti i giorni, dai pensieri che fiaccano la mente.

E allora, al mare seduti su una sdraio sotto l'ombrellone, distesi su un prato vicino a un lago, o in montagna dopo una bella passeggiata, quale momento migliore può esserci per leggersi un bel libro?  Ricordatevi di metterne uno o due in valigia.

Di titoli ce ne sono tanti e per tutti i gusti: dai romanzi rosa, gialli, d’avventura, saggi, avete solo l’imbarazzo della scelta, e quindi non vi resta che scegliere  e ... andare. 
Saranno momenti unici, sono certa,  che resteranno dentro e ricorderete per l'intensità e il piacere del viaggio... nel viaggio.

Cosa ci offre quest’estate 2021?

Vediamo insieme.

  
Secondo alcuni i libri che andranno per la maggiore, considerati i re dell'estate, perché diversi tra loro e quindi in grado di raggiungere i gusti e i bisogni di tutti, sono:
 
Tre di Valerie Perrin, L'inverno dei leoni di Stefania Auci, e Yoga di Emmanuel Carrère.
 
 

"Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l'unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall'infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre." 

DESCRIZIONE:

"1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. 2017. Un'automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d'infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c'è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?"

Tre è l'ultimo romanzo di Valerie Perrin, l'autrice di "Cambiare l'acqua ai fiori""Il quaderno dell'amore perduto". Non so se l'autrice riproponga lo stesso  stile, che al primo impatto può essere un po' spiazzante con i suoi incastri tra presente e passato, ma la narrazione di quest'autrice francese è sempre  ricca di sfumature e di sensibilità e la sua scrittura è delicata. Per chi ama questo genere credo non sarà una delusione.

L’inverno dei leoni è la seconda parte della saga sui Florio. Chi ha già letto il primo: " I Leoni di Sicilia" troverà il romanzo altrettanto avvincente. I Florio continuano a vivere, e a far battere il cuore della Sicilia e di Palermo. 

DESCRIZIONE:

"Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno. Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica..."

Nel comprare il primo della saga: "I leoni di Sicilia", ho avuto qualche perplessità, perché temevo di imbattermi in una lettura noiosa e pesante, invece vi assicuro che così non è stato, mi sono trovata di fronte una scrittura avvincente, piena di passione e di grazia, e piacere che mi ha accompagnato fino alla fine delle 427 pagine. 

Consiglio "I leoni di Sicilia" , maggio 2019, a chi non l'avesse ancora letto. E' un romanzo storico e di vita vissuta che non delude. La storia, in breve, intreccia il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia


 DESCRIZIONE:

"La vita che Emmanuel Carrère racconta, questa volta, è proprio la sua: trascorsa, in gran parte, a combattere contro quella che gli antichi chiamavano melanconia. C’è stato un momento in cui lo scrittore credeva di aver sconfitto i suoi demoni, di aver raggiunto «uno stato di meraviglia e serenità»; allora ha deciso di buttare giù un libretto «arguto e accattivante» sulle discipline che pratica da anni: lo yoga, la meditazione, il tai chi. Solo che quei demoni erano ancora in agguato, e quando meno se l’aspettava gli sono piombati addosso: e non sono bastati i farmaci, ci sono volute quattordici sedute di elettroshock per farlo uscire da quello che era stato diagnosticato come «disturbo bipolare di tipo II». Questo non è dunque il libretto «arguto e accattivante» sullo yoga che Carrère intendeva offrirci: è molto di più. Vi si parla, certo, di che cos’è lo yoga e di come lo si pratica, e di un seminario di meditazione Vipassana che non era consentito abbandonare...."

Non conosco quest'autore, la storia mi sembra interessante e credo meriti un approfondimento.

I GIALLI LETTERARI ITALIANI

Per chi ama i gialli, lettura estiva per eccellenza, arriva La sabbia brucia. Le ultime indagini di Gori Misticò. L’autore è Fausto Vitaliano e questo è il secondo volume dedicato al commissario.


"Un noir di primissimo ordine che riesce a domare, letterariamente, la Calabria come si fa con una belva feroce" - Antonio D'Orrico

DESCRIZIONE:

"Gori Misticò è un carabiniere in prima linea. Lavora a Milano, è impegnato in una delicata operazione antiterrorismo. Ma improvvisamente qualcosa va storto, ed eccolo seduto nello scompartimento di un treno diretto in Calabria, con un biglietto di sola andata. Julia non è nemmeno venuta a salutarlo. Forse il commissario spera che tornare a San Telesforo Jonico, dove è cresciuto, significhi trascorrere le giornate leggendo Topolino in un ufficio deserto e pranzando in riva al mare..."

Tra i gialli troviamo anche la trilogia di Davide Longo: Il caso Bramard, Le bestie giovani e Una rabbia semplice. La provincia, l’ex commissario Bramard, il suo sostituto, la poliziotta grintosa… 

 

AVVENTURE E SAGGI 

Questa creatura delle tenebre è un romanzo d'avventura di Harry Thompson: 750 pagine che ipnotizzano facendoci rivivere il viaggio di Darwin e FitzRoy da cui è nata la scienza contemporanea.

DESCRIZIONE:

"È il 1828 e l'ufficiale della Marina britannica Robert FitzRoy riceve l'incarico di capitanare il brigantino Beagle in un lungo, pericoloso viaggio per effettuare le rilevazioni cartografiche della Patagonia e della Terra del Fuoco. Si apre così una delle pagine più affascinanti nella storia della conoscenza. Per il suo secondo viaggio, infatti, sarà proprio FitzRoy a chiedere di avere a bordo un naturalista. La sorte gli riserverà di imbarcare un giovane e sconosciuto seminarista appassionato di geologia di nome Charles Darwin..."

Narra delle vicende Darwiniane con una compiutezza di informazioni, nozioni, dati e fatti tali da renderlo non soltanto un romanzo, ma un vero e proprio manuale. E' scritto in modo talmente avvincente che si legge in un soffio, nonostante le sue numerose pagine! 

 

Tra i saggi, cito: Isole. Cartografia di un sogno di Gavin Francis


 

E' la storia di un medico scozzese con la passione per le isole, appunto, ed  è il libro perfetto per chi ha bisogno di raccoglimento.

DESCRIZIONE:

"Più cresce il nostro bisogno di appartenere alla società civile, più coltiviamo il sogno di un’isola deserta. In una spedizione tra mappe, letteratura e diari di viaggio, Gavin Francis racconta la storia di una magnifica ossessione. Da dove viene l’attrazione che la nostra civiltà da sempre prova per le isole? Perché la letteratura, il cinema, l’arte, persino la televisione riportano così spesso in vita il fascino di queste entità geografiche..."

 Buona lettura.