Ieri ha preso il via ad Aosta la Fiera di Sant'Orso, più precisamente chiamata "La Foire de Saint Ours".
Chi conosce questa fiera millenaria? Forse è più semplice chiedere chi non ne ha mia sentito parlare? Perchè accoglie visitatori provenienti da molte parti dell'Italia e oltre: Piemonte, Lombardia, Veneto, Francia, Svizzera e anche Inghilterra. Arrivano qua, da tradizione ogni anno, sfidando freddo e neve che non mancano mai. Ieri per darvi un'idea è stato rilevato 100 mila persone, tanti vero?
La fiera, che si svolge ogni anno nei giorni 30 e 31 Gennaio, offre l'opportunità ad artigiani di tutta la Valle ( lavorano intensamente tutto l'anno per prepararsi a questo evento) di esporre, su banchetti di legno, le loro opere, come una vera propria vetrina dove acquistare, ma anche solo ammirare:
forme intagliate nel legno, nella pietra ollare e nel ferro battuto, pizzi e tessuti in lana che danno vita a oggetti di uso quotidiano, attrezzi agricoli, mobili, e utensili per la casa o vere e proprie opere d'arte.
Ci sono la Messa degli Artigiani, la Veillà per le strade del Borgo la sera e la notte del 30, e poi gli sguardi curiosi e ammirati dei visitatori e dei principianti per gli artigiani più bravi. Tutto contribuisce a rendere l'atmosfera magica, a rinsaldare i legami con le radici del passato ed è occasione per la sua leggenda di rientrare a far parte della realtà presente.
La fiera di Sant'Orso trae, infatti origine, da un mitico fondatore, un santo di origini irlandesi che si stabilì in Valle d'Aosta forse per combattere l'eresia di Ario fra il VI e l'VIII secolo d.C.
La data della nascita della fiera sembra risalire all'alba di un freddo mattino d'inverno del fatidico anno 1000.
Vi faccio ammirare alcuni delle opere scolpite in legno esposte negli anni passati.
Vi ho accennato alla "Veillà" ma non vi ho spiegato in pratica di cosa si tratta.
Ci si ritrova nelle "Crotte" (cantine), e tra vino musica e balli, qualche pezzo di fontina e salsicce si passano ore in allegria. La festa va avanti anche tutta la notte, e al mattino ... be' lascio a voi immaginare, soprattutto i giovani la vivano intensamente, a volte anche troppo intensamente.
Sant'Orso fra storia e leggenda.
Il monaco Orso, o Ursus come viene scritto nell'epoca antica (franc. Ours), nacque attorno alla metà del V secolo d.C. in Irlanda. Della sua infanzia non conosciamo praticamente nulla, ma è certo discendesse da una famiglia nobile e manifestasse già nei suoi primi anni di vita un carattere dolce e predisposto al bene degli altri.
L'Irlanda celtica, come ho già avuto modo di raccontare, fu cristianizzata da San Patrizio nel V secolo.
A partire dal 432 d.C. i nobili e il popolo d'Irlanda passarono lentamente alla religione del Cristo, senza martiri e spargimenti di sangue, guidati saggiamente dai loro druidi ( sacerdoti dei Celti) per primi acostatisi alle verità evangeliche e che diedero vita a quello che venne poi chiamato “Cristianesimo celtico” o meglio: “Duidismo Cristiano”.
I motivi che probabilmente spinsero il monaco Orso a lasciare la terra d'Irlanda per recarsi in un continente europeo, prima in Francia e quindi in Valle d'Aosta, erano dettati dalla consuetudine degli “uomini di Dio” della Chiesa Celtica di abbandare la propria terra per recarsi in luoghi nuovi e sconosciuti e così rispondere all'esigenza di perseguire il “martirio bianco”, un'adesione completa alla parole del vangelo di Matteo:
“E chiunque ha lasciato case o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o campi per il mio nome, riceverà il centuplo ed erediterà la vita eterna” (Mt. XIX, 29).
Opere artigianali valide....direi quasi preziose, per la loro particolarità, che è bello ammirare in una manifestazione che ospita visitatori provenienti da vari stati e regioni...
RispondiEliminaSempre molto interessanti i tuoi articoli, cara Stefania, trascorri uno spensierato sabato, un abbraccio,silvia
E' un fiera molto conosciuta, come ho già detto, proprio per la bellezza di certe opere..Merita una visita davvero. Ti ringrazio per la visita, e un abbraccio a te.
EliminaCara Stefania, sono dei veri artisti gli artigiani che sanno con il legno creare delle sculture veramente speciali e molto belle.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana cara amica.
Tomaso
Già adesso esistono delle vere scuole dove insegnano ad intagliare e scolpire ... poi ci vuole inventiva e abilità. Un caro saluto a te, e grazie.
EliminaCiao Stefania una fiera da non perdere peccato sia un po lontana
RispondiEliminaun caro amichevole saluto
Tiziano.
Ciao Tiziano ..sì è un po' lontana per te, ma so che organizzano gite in autobus turistici da molte città. Un caro saluto a te, e buona serata.
EliminaCiao Stefy, questa fiera contiene molte delle cose che amo, spero di poterla vedere dal vivo prima o poi. Buon fine settimana e un grande abbraccio !
RispondiEliminaLo spero anch'io perchè merita davvero. Un abbraccio e un saluto.
EliminaLa vidi alcuni anni fa ma la gente era tanta che mi sono persa probabilmente qualcosa...Non conoscevo la leggenda però. Buon fine settimana cara
RispondiEliminaE' sempre così, credimi. Va vista nelle prime ore del mattino, perchè poi si va a rilento per la troppa gente e soprattutto non si vede granchè .. purtroppo. Un caro saluto a te.
EliminaConosco la fiera di Sant'Orso, anche se da alcuni anni non mi capita di venire in Val d'Aosta proprio ai primi di febbraio. In compenso, vivo ogni estate le rievocazioni della Veillà. Grazie, cara Stefania, di queste belle informazioni e immagini: Complimenti per il nuovo blog che, come vedo, hai già arricchito di vari post.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Ciao Annamaria, sono contenta che tu la conosca, allora avrai avuto modo anche di apprezzarla. Be' come saprai esiste anche una rivisitazione della foire in estate ad agosto ...con la relativa veillà ...alludi a quella forse? Grazie per il tuo gentile commento..è un piacere trovarti qua, buona serata e un abbraccio.
EliminaCiao Stefania,
RispondiEliminanon conoscevo questa fiera e nemmeno la sua leggenda.
Se abitassi più vicino verrei subito.
Le foto sono stupende!!!
buona domenica
un abbraccione ;)
Ciao Audrey è una fiera che merita proprio di essere vista...magari chissà ... adesso sai che c'è. Un abbraccio e grazie.
EliminaNon amo molto le fiere ,ma queste figure intagliate sul legno sono opere d'arte !!!
RispondiEliminaMolto bella la storia leggenda , specialmente l'ultima frase di San Matteo....
Buona settimana Laura A.
Ciao Laura, sì, sono molto belle e credimi vederle dal vivo è ancora meglio. Grazie della visita, buona serata.
EliminaDalle opere esposte la fiera è davvero di grande spessore artistico. un abbraccio Stefy
RispondiEliminaMaurizio
Credimi Maurizio merita proprio, ogni anno ce ne sono di veramente belle! Un abbraccio a te e grazie.
EliminaCiao Stefania,
RispondiEliminaci racconti e ci mostri una bellissima realtà storica artistica e spirituale.
Intanto ho trovato un altro punto di contatto : anche S.Frediano, Patrono di Lucca e artefice della regimazione delle acque del Serchio ( io abito a Vecchiano, vicino alla foce) e titolare di una delle Basiliche più belle della Citta delle Mura, era originario dell'Irlanda.
Il tuo commento al Sonetto di S.Ranieri mi ha fatto molto piacere.
L''ho scritto in forma epistolare pensando ai sonetti di Renato Fucini, per rendere un omaggio sia al Santo che al Poeta, quando fu celebrata nella notte del 18 giugno 2011 la conclusione del solenne Giubileo per i 750 anni dalla morte del nostro Patrono.
Mi sono dilungata su questi aspetti di vita pisana, dato che tu mi dici di essere originaria di qui ed è un'altra cosa che mi fa molto piacere.
Quanto ai miei 3 blog ( prima erano 4, poi le filastrocche le ho inserite in questo), non sapendo come fare un menu a discesa con il gadget"pagine" e Blogger non è prodigo di informazioni, ai miei esordi ho rimediato così.
Questo commento lo trovi anche da me...ci tengo !
Ti saluto e ti ringrazio per la tua presenza e le tue gentili parole:))
Marilena
Ciao Marilena, ne sono proprio contenta ... e mi ha fatto molto piacere incontrarti, Vecchiano la conosco bene. Ormai vivo lontana da Pisa da tanti anni, ma il mio cuore è ancora un po' lì. Ogni tanto torno per una visita, perchè ho ancora parenti e perchè mi manca un po' quell'aria. Ciao, un grazie per la visita e un caro saluto. A risentirci presto.
Eliminanon conoscevo questa fiera e nemmeno la leggenda! la valle d'aosta è da anni nella mia lista ma poi non riesco mai a venirci :( speriamo che quest'estate sia la volta buona! buona serata, ciao Andrea
RispondiEliminaCiao Andrea, mi meraviglia che tu non conosca questa fiera .... proprio tu con i tanti viaggi che proponi e le escursioni che fai ... non sei mai venuto in Valle d'Aosta? Le dolomiti sono belle .. ma anche qua ci sono bellissimi luoghi da visitare. Un saluto a te.
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