21 Marzo
Giornata mondiale della poesia 2017
Chi sei tu, lettore che leggi
le mie parole tra un centinaio d’anni?
Non posso inviarti un solo fiore
della ricchezza di questa primavera,
una sola striatura d’oro
delle nubi lontane.
Apri le porte e guardati intorno.
Dal tuo giardino in fiore cogli
i ricordi fragranti dei fiori svaniti
un centinaio d’anni fa.
Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire
la gioia vivente che cantò
in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta
attraverso un centinaio d’anni.
(Ad alcuni piace la poesia)
Wisława Szymborska
Nel 1999 l'UNESCO ha voluto istituire questa ricorrenza per promuovere e far diffondere la poesia, una delle forma espressive più belle ed antiche utilizzate dall’uomo e troppo spesso sottovaluta nell’epoca contemporanea. Ho raccolto i testi che vi propongo, tenendo conto che oggi è anche il primo giorno di primavera. le mie parole tra un centinaio d’anni?
Non posso inviarti un solo fiore
della ricchezza di questa primavera,
una sola striatura d’oro
delle nubi lontane.
Apri le porte e guardati intorno.
Dal tuo giardino in fiore cogli
i ricordi fragranti dei fiori svaniti
un centinaio d’anni fa.
Nella gioia del tuo cuore possa tu sentire
la gioia vivente che cantò
in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta
attraverso un centinaio d’anni.
(Ad alcuni piace la poesia)
Wisława Szymborska
Buona lettura.
L'uscita mattutina
Come scendeva fina
e giovane le scale Annina!
Mordendosi la catenina
d'oro, usciva via
lasciando nel buio una scia
di cipria, che non finiva.
L'ora era di mattina
presto, ancora albina.
Ma come s'illuminava
la strada dove lei passava!
Tutto Cors'Amedeo,
sentendola, si destava.
Ne conosceva il neo
sul labbro, e sottile
la nuca e l'andatura
ilare - la cintura
stretta, che acre e gentile
(Annina si voltava)
all'opera stimolava.
Andava in alba e in trina
pari a un'operaia regina.
Andava col volto franco
(ma cauto, e vergine, il fianco)
e tutta di lei risuonava
al suo tacchettio la contrada.
Giorgio Caproni
e giovane le scale Annina!
Mordendosi la catenina
d'oro, usciva via
lasciando nel buio una scia
di cipria, che non finiva.
L'ora era di mattina
presto, ancora albina.
Ma come s'illuminava
la strada dove lei passava!
Tutto Cors'Amedeo,
sentendola, si destava.
Ne conosceva il neo
sul labbro, e sottile
la nuca e l'andatura
ilare - la cintura
stretta, che acre e gentile
(Annina si voltava)
all'opera stimolava.
Andava in alba e in trina
pari a un'operaia regina.
Andava col volto franco
(ma cauto, e vergine, il fianco)
e tutta di lei risuonava
al suo tacchettio la contrada.
Giorgio Caproni
Rinascita
Da anni più nessuno si è occupato del giardino.
Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali; – tanto che la donna uscì
di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio –
di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile.
E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò,
la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno
in punto, vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio
ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce
dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento,
sulle labbra.
Ghiannis Ritsos
(Traduzione di Nicola Crocetti)Natura
La forza che spacca il tempo dentro il legno
e trascina le pietre nel mese di marzo
a valle dei torrenti, l’accanimento della materia
alla rovina, a rinascere, lo sforzo della mente
per figurarsi la pioggia innumerevole,
per arginare i silenzi, dove cede
a un limite breve, a un’ombra, dove diventa
nostra, e subito felicità, subito angoscia?
Gian Mario Villalta
Sei come un pezzo d'ambra...
Sei come un pezzo d’ambra
scoperto per caso
da occhi consumati, tra le alghe marine,
in lunghe e faticose passeggiate
così grosso e pesante – a stento riesco a credere
che sia vero
da occhi consumati, tra le alghe marine,
in lunghe e faticose passeggiate
così grosso e pesante – a stento riesco a credere
che sia vero
bisogna lucidarti
bene
pulirti
perché irradi luce e calore
pulirti
perché irradi luce e calore
risvegliare
la tua bellezza strana e allarmante
la tua bellezza strana e allarmante
aroma d’ambra ad aprire
il cassetto
sei l’unico
oggetto di valore che niente e nessuno
potrà rubarci, oh passato.
potrà rubarci, oh passato.
Nijolè Miliauskaitè
Primavera
Tutta la primavera dormiva tra le tue
mani!
Hai suscitato con un gesto la festa delle rose
e hai innalzato, folle,
la saetta di luce che impregna le strade.
Tutta la primavera!
Fervori dell’istante trafitto di boccioli,
grazia timida e leggera del profumo senza traccia,
carezze che aprono il sesso delle ore.
Sgorgarono da i tuoi palmi in estasi gioiosa
i trilli e le brezze. E il tuo gesto segreto
ha destato in rossori la pubertà del mondo.
Ogni cosa per te! Perché le tue mani lente
hanno brevemente cinto la mia carne fremente,
perché sfiorando il mio corpo
hai svegliato un fiore che porta la primavera.
Hai suscitato con un gesto la festa delle rose
e hai innalzato, folle,
la saetta di luce che impregna le strade.
Tutta la primavera!
Fervori dell’istante trafitto di boccioli,
grazia timida e leggera del profumo senza traccia,
carezze che aprono il sesso delle ore.
Sgorgarono da i tuoi palmi in estasi gioiosa
i trilli e le brezze. E il tuo gesto segreto
ha destato in rossori la pubertà del mondo.
Ogni cosa per te! Perché le tue mani lente
hanno brevemente cinto la mia carne fremente,
perché sfiorando il mio corpo
hai svegliato un fiore che porta la primavera.
(da
Cantico inutile, 1936)
Ernestina De Champourcìn Batte la luna soavemente
di là dei vetri
sul mio vaso di primule:
senza vederla la penso
come una grande primula anch'essa
stupita
sola
nel prato azzurro del cielo.
Antonia Pozzi
Quella vela piegata dalla luce,
stanca d'isole,
una goletta che batte il Mar dei Caraibi
per ritornare, potrebbe essere Odisseo
diretto a casa attraverso l'Egeo:
quel desiderio di padre e di marito,
sotto l'aspro livore della vecchiezza,
è come l'adultero che sente il nome di Nausicaa
in ogni grido di gabbiano.
E questo non assicura la pace. L'antica guerra
tra ossessione e responsabilità
non può finire ed è la stessa
per il naufrago e per chi sul lido
ora infila i piedi nei sandali per rientrare
da quando Troia ha spirato l'ultima fiamma
e il macigno del cieco ciclope ha alzato le acque
dalle cui ondate i grandiosi esametri giungono
alle conclusioni dell'esausta risacca.
I classici possono consolare. Ma non abbastanza.
Derek Walkott
Come un albero, come una rondine
Saremo un giorno lontani
se ciò che dicono è vero,
saremo un reciproco pensiero
o una cosa dimenticata
dalla nostra reciproca memoria:
io non so, tu mi auguro
al tuo strambo paradiso,
amica mia che salvavi
in ogni orrore innocenze sfuggite
alla distrazione del boia
se ciò che dicono è vero,
saremo un reciproco pensiero
o una cosa dimenticata
dalla nostra reciproca memoria:
io non so, tu mi auguro
al tuo strambo paradiso,
amica mia che salvavi
in ogni orrore innocenze sfuggite
alla distrazione del boia
ho esaurito la lista,
non ho che un Dio
da farti salutare
ma se lo incontri per caso, non darti
pena di cercarlo per questo:
che altro? resto
…è l’ultima davvero
telefonata fra noi, ma vorrei
lo tenessi presente che l’amore
è il mancato appuntamento e insieme
non ho che un Dio
da farti salutare
ma se lo incontri per caso, non darti
pena di cercarlo per questo:
che altro? resto
…è l’ultima davvero
telefonata fra noi, ma vorrei
lo tenessi presente che l’amore
è il mancato appuntamento e insieme
il
momento azzeccato
Alberto Bevilacqua
Cara Stefania, un post grandioso che tutte le tue poesie incoronano questo giorno della poesia.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Una meravigliosa dedica poetica alla primavera, stagione di grande
RispondiEliminarinascita in cui vivere e sognare i suoi colori....
Molto bello leggerti, cara Stefania, un abbraccio, silvia
Splendida selezione di testi, uno più bello dell'altro nella loro varietà.
RispondiEliminaGrazie, carissima Stefania!!!
Quanto mi sono emozionata!
RispondiEliminaLa scelta delle poesie è a dir poco splendida!
Un grazie infinito perché i tuoi post sono doni speciali
Adriana Pitacco
natipervivereblog.com
Splendide immagini accompagnano bellissime poesie, un inno alla desiderata primavera!
RispondiEliminaUn abbraccio da Beatris
Buongiorno Stefania!
RispondiEliminaChe bello. Mai lette tante mirabili poesie tutte assieme.
Aria dolce e profumata di Primavera. Stupendo post!
Grazie carissima ed abbraccio grande!
ottimo post, mi piacciono le poesie, hanno sempre quel piccolo stacco d'ali, che ti permette di mettere i colori alla immaginazione.
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