Quattro giovani poeti spagnoli accomunati dall'impulso di affermare la poesia come strumento di conoscenza e ricerca di una propria identità. L'atteggiamento innovativo scava nella consapevolezza che i limiti del linguaggio coincidono con quelli del pensiero, e se ne cerca una possibile apertura.
Julio César Galan (Caceres, 1978) - Afferma:“Ogni cosa è un viaggio” che il poeta deve saper riconoscere e stabilire. Si coglie nella sua poetica una ferma volontà di rendere più bello e sopportabile il mondo.
Mentre si amavano
Vivi, speranza, chissà
quello che inghiotte la terra!
Antonio Machado
c'erano dei pozzi nel cielo
triangoli di gru assetate
nuvole violacee
d'odore di cantina di salnitro?
C'era la calma e la nascita
di pini circolari
quando si apriva maggio
quando aprivi i tuoi occhi
la sua carne però stava marcendo
senti le foglie
di quando furono pioppi
il suo cuore impara
dai cambiamenti il seme
Mentre si amavano
Vivi, speranza, chissà
quello che inghiotte la terra!
Antonio Machado
c'erano dei pozzi nel cielo
triangoli di gru assetate
nuvole violacee
d'odore di cantina di salnitro?
C'era la calma e la nascita
di pini circolari
quando si apriva maggio
quando aprivi i tuoi occhi
la sua carne però stava marcendo
senti le foglie
di quando furono pioppi
il suo cuore impara
dai cambiamenti il seme
sui rami scopre
un grande rigogolo
quello che avevano sognato
mentre si amavano
un grande rigogolo
quello che avevano sognato
mentre si amavano
ci fu però una donna
che brillava tra i limoni
la sua carne prodigava
il succo del sì
se per cominciare tutto di nuovo
la memoria avesse
meno perdite
più dimenticanze meno ripassi
che crebbe col tuo corpo.
(Da Tres veces luz, 2007)
Gerarchia di gabbiani
Primo passo: gli uccelli saranno oggetto di sperimenta-
zione.
Secondo passo: dalla lingua stilla un cielo di sole
è una sensazione di gabbiano,
di primo giorno,
di nominare per la prima volta
come se fossimo una genesi,
come se avessimo spaccato
una stella in un bicchiere.
Terzo passo: è la mia cosmogonia essenziale e stordita,
questo-fatto-primario-di-dire
per la necessità di creare
dalla pancia azzurra dell'universo,
nel dolce garage del mare,
dalla residenza senza pareti.
scite.
La nuvola in piume: pioggia d'estate …
la donna che mi portò
agua de calabaza e mi dette alla luce,
questo tuorlo ovale così aperto,
e nasciamo convessi tutti i giorni.
Quinto passo: impariamo ad essere così presenti,
complice abitabile, da questa
sensazione di gabbiano,
come uno stormo verso il nostro cerchio cardinale,
dall'altezza di questa passeggiata marittima
e sferica.
(Da Inclinacion al envès, inedito)
Joan Fuster Bonnin |
Julieta Valero (Madrid, 1971) concepisce la poesia come “uno dei più efficaci strumenti” per arrivare, se non proprio a una conoscenza rivelata, almeno a un “minor grado di ignoranza”.
Poetica (suppongo)
Tutto dorme in me
Tutto abita in ognuno di noi
Siamo un aleph moribondo di ignoranza
Tutte le poesie dormono nel mio petto
Così come le grandi imprese e le dorate miserie
Di ogni minuto
Non è compito mio svegliare queste cose
Nessuno ha pensato a noi
Quando le ha depositate come foglie
Nei saloni della nostra anima
Possiamo bramare tutta la vita
In lotta contro un impossibile fiume
Possiamo rispettare il sogno dell'universo
Che si culla nelle nostre carni
Nulla è migliore o peggiore
Tutto dorme in ognuno di noi
Che nessuno mi imponga la veglia.
Da (Altar de los dìas parados, 2003)
Ana Gorrìa (Barcellona, 1979) Più intimistica la sua poetica. La poesia che propongo è tratta dal libro, Araña (2005). Il ragno è per, Ana, come il poeta, essendo l'unico animale che crea a partire da se stesso, raggiungendo – o perseguendo – il difficile equilibrio tra riflessività e transitività.
Cella
Raccoglimento,
voce
che illumina le pareti:
primavera tenuta in segreto.
Ragnatela
The light that burns twice as bright burns half as long
BLADE RUNNER
Imbrunire estraneo e distaccato
quello che arriva lento.
Il tempo, un vento bianco
che trattiene le forme
ogni qualvolta dedica le mani
alla notte.
Ed è tutto più buio.
L'opacità,
morire nel silenzio,
battere piano le palpebre,
non veder nulla.
Sapere dello strappo. Indugiare
in alfabeti rotti.
Immergersi in altri corsi.
Però nasce la rosa dalle braci
e sospende il tramonto.
Crescere, un passo in più verso la morte.
Goretti Ramìrez, (Santa Cruz de Tenerife, 1971) “ogni poesia è un'impronta nell'itinerario verso la conoscenza”.
Disgelo
uns ulls vivent / al cap dels dits
Maria-Mercè Marcal
Non è un fiore ma il disgelo
la rosa che mi porgi di petali aperti
- così aperta la tua rosa, così dentro
il tuo sangue, le mie gelate dita.
Conduttura
Solitudine di un coagulo
che percorre le vene dove ferve il sangue,
l'oro.
Cavità, costole
di chi?
Ragnatela
The light that burns twice as bright burns half as long
BLADE RUNNER
Imbrunire estraneo e distaccato
quello che arriva lento.
Il tempo, un vento bianco
che trattiene le forme
ogni qualvolta dedica le mani
alla notte.
Ed è tutto più buio.
L'opacità,
morire nel silenzio,
battere piano le palpebre,
non veder nulla.
Sapere dello strappo. Indugiare
in alfabeti rotti.
Immergersi in altri corsi.
Però nasce la rosa dalle braci
e sospende il tramonto.
Crescere, un passo in più verso la morte.
Jean Sala |
Disgelo
uns ulls vivent / al cap dels dits
Maria-Mercè Marcal
Non è un fiore ma il disgelo
la rosa che mi porgi di petali aperti
- così aperta la tua rosa, così dentro
il tuo sangue, le mie gelate dita.
Conduttura
Solitudine di un coagulo
che percorre le vene dove ferve il sangue,
l'oro.
Cavità, costole
di chi?
Belle poesie di grande effetto complimenti per la scelta Stefania.
RispondiEliminaUn abbraccio
Maurizio
Cara Stefania, principalmente le poesie sono sempre belle, da ovunque vengano.
RispondiEliminaQueste poi sono bellissime una bella e raffinata scelta.
Ciao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Versi e immagini, di rara bellezza, per apprezzare ancor più creazioni artistiche a me poco note
RispondiEliminaBuon pomeriggio e un abbraccio, Stefania, silvia
I tuoi posti sono sempre molto curati ed interessanti.
RispondiEliminaSono stata a Madrid mi ricordo la Puerta del Sol.
Interessanti, oltre alle poesie, anche i quadri. Io amo molto la pittura.
Buona serata
bellissimi i quadri, splendide le poesie.
RispondiEliminaCiao.
Di grande bellezza e intensità queste poesie! Passare dal tuo blog è un vero piacere Stefania! Adoro scoprire nuove poesie! Grazie e ancora buone vacanze!
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