martedì 16 gennaio 2018

Passeggiata per il borgo

"Fu nelle vie di questo
Borgo che nuova cosa
m’avvenne.
Fu come un vano
sospiro
il desiderio improvviso d’uscire
di me stesso, di vivere la vita
di tutti,
d’essere come tutti
gli uomini di tutti
i giorni."
(da Il borgo)
 di Umberto Saba 
 Passeggiando per i borghi si fanno sempre belle scoperte. Basta una giornata con il cielo azzurro, un raggio di sole che illumini un particolare, la mente sgombra da pensieri, e scorci, che non avevi notato solo fino ad ieri, si svelano nella loro singolare suggestione. Così può nascere, anche, la voglia di fotografarli, per fermare quell'attimo  e  immortalarlo per sempre.
Queste, che vi sto mostrando, sono foto del piccolo borgo dove vivo. Lo so, non è il momento più adatto. In primavera o in estate è tutta un'altra cosa: tra gerani appesi, frutti maturi penzolanti dai rami e altri fiori è un rigoglio di colori. Adesso in qualche angolo ci sono ancora mucchietti di neve. Ma ieri, le candide montagne sullo sfondo, il cielo azzurro attraversato da scompigliate nuvole bianche, la temperatura non proprio gelida, hanno contagiato il mio umore e mentre passeggiavo senza una vera meta ho scattato queste foto.



E' paese, terra di confine
solinga e generosa
cristallina d'acqua e di vento.
Corteggia gli umori della mia anima schiva
coi silenzi adulatori
d'immagini e di suoni.







E' paese di sguardi gentili
fissati nell'asprezza della pietra
nella sobrietà delle sue mura.







Questa terra, é la mia terra
da quel giorno
di straniera seduzione.
Ogni via, spigolo nella roccia
è mappa nel cuore
che evoca a ogni passo
sagome sfumate di ricordi.

Paese, il mio paese
un rifugio di pace e abbandono.
Stefania Pellegrini

(Il mio paese - pubblicata sulla raccolta Isole-END Edizioni)