WINÉTT DE ROKHA, (Santiago del Cile 1892 - 1951) pseudonimo di
Luisa Anabalón Sanderson.
Il sogno delle alghe
Nel mio ventaglio di
corallo sono dipinte le rotte perdute del mare,
nel mio ventaglio di corallo.
nel mio ventaglio di corallo.
1)I ricordi che dormono
nelle cassapanche di mogano,
pettinano i loro capelli di alghe sottomarine con un pettinino di fumo,
inciso da un folletto giallo
che ha infilato, in ogni dente, un bacio dell’aurora.
pettinano i loro capelli di alghe sottomarine con un pettinino di fumo,
inciso da un folletto giallo
che ha infilato, in ogni dente, un bacio dell’aurora.
2)Luminosa è la spiaggia
e i piedi nudi della luna la ingrossano dolcemente.
Le parole del mare salgono
con la marea:
alghe, scogli, gabbiani, faro, barche, spume e onde,
sovrane, femminili e infinite onde!
alghe, scogli, gabbiani, faro, barche, spume e onde,
sovrane, femminili e infinite onde!
3)Il sogno delle
alghe, conserva un segreto
scritto in sette perle del colore di una favola blu,
quando le donne entrano nude nella seta dell’oceano.
scritto in sette perle del colore di una favola blu,
quando le donne entrano nude nella seta dell’oceano.
(Da Oniromancia, 1943)
Karl Walser |
Cerchio di fuoco senza lacrime
Era il tempo immobile del fiore di giacinto;
(quando io ero come le mele).
E tu sei giunto, come tutte le cose
che divampano nell'universo:
le tempeste, le ombre della vita.
E tuttavia...
era così nuova la composizione di strade di bronzo
che andavi costruendo.
Guardandoti mi conobbi, amandoti,
oh! amandoti incontrai il vangelo
della mia anima, già stanca prima ancora di essere.
E continuo a indagare, e continuo ad aspettare
di svellere dal tuo spirito la ragione della mia angoscia;
sapendo che mi hai dato tutto quello che hai tratto dalla morte,
sapendo che definisci i miei occhi di carbone,
sapendo "che morirò chiamandoti"...
WINÉTT DE ROKHA
(da 'Cantoral', 1936)
Alejandro Jodorowsky, Tocopilla 1929, poeta cileno naturalizzato francese.
goccia a goccia riempendo la mia coppa vuota
là dove sono ombra non smetti di apparire
perché soltanto in te le cose si fanno reali.
Allontani l’assurdo e mi dai un senso;
ciò che ricordo di me è quello che sei,
giungo alle tue sponde come un mare invisibile.
Alejandro Jodorowsky (Traduzione di Antonio Bertoli)
Jean Sala |
intorno a sí tanta assenza
mi precipito verso i tuoi baci
sperando di arrivare all’infinito centro
Ma il dubbio appanna la mia certezza
Verità è che non sei mai stata
e io ti rimpiango nel futuro
Alejandro Jodorowsky (Traduzione di Antonio Bertoli)
da “Di ciò di cui non si può parlare”, in” Alejandro Jodorowsky, Solo de amor”, Giunti Editore, 2006
Dalle nuove voci poetiche cilene
Francisco Véjar (Viña del Mar 1967) voce tra le più incisive della nuova poesia cilena.
ABITARE UN PAESE COME I TUOI OCCHI
Vivere nel paese dei tuoi occhi
più nitido dell’ora sgretolata dal tempo,
più lucido e reale.
Abitare il paese dei tuoi occhi;
la tua pelle che fluttua nella mia,
le coincidenze, la respirazione,
le ore che ignare tornano a serrarsi,
un bolero e un aprirsi e chiudersi di porte,
consci che parleremo solamente del vento.
Ma il linguaggio non basta, né il frammento di sole
che custodisci in te per consegnarmelo
dopo un viavai che pullula di voci.
Da rarefatte strade mi fai segno
perché fermi il mio passo brancolante,
cieco, ubriaco o come sono io.
Sospesa fuori è l’aria del mattino.
Francisco Véjar
(Traduzione di Cristina Sparagana)
dalla rivista “Poesia”, Anno IXX , Febbraio 2006, N. 202, Crocetti Editore
Mario Meléndez è nato a Linares,
Cile nel 1971. Ha studiato Giornalismo e Comunicazione Sociale.
UN GIORNO RITORNERÒ AI TUOI OCCHI
Un giorno ritornerò ai tuoi occhi
e comincerò di nuovo
ritornerò con un suono vuoto di
metallo
e sole bagnato
cercherò tra le carte del tempo
il tuo corpo verde e tuoi capelli d’uva
ti coronerò in silenzio con la mia
bocca
e con le mie mani che non finiscono
Tornerò da te e dal tuo sangue
stellato
vedendo passar la sera come un’ombra
antica
qualcosa si romperà là in alto e non
saremo noi
qualcosa si brucerà all’istante con
l’eco delle tue lenzuola
E tornerò più vivo, più puro, più
affamato
e tornerò volando e rompendo penne
farò tutto per te,
tutto in silenzio
che persino i galli allungheranno la notte
nel vederti nuda.
che persino i galli allungheranno la notte
nel vederti nuda.
Mario Meléndez
(traduzione di Emilio Coco)
Grazie, cara Stefania, di questa antologia di testi di autori che non conoscevo. Li gusterò con calma!
RispondiEliminaUn abbraccio di buona giornata!!!
Meravigliosi autori che ci avvicinano, negli inediti versi, alle loro anime, pregnate di notevole creatività e
RispondiEliminadolcezza imprendibile....
Sempre bello sostare fra le tue pagine, Stefania, buona settimana e un abbraccio,silvia
A venezia trionfa l'America Latina ed ecco un inedito corollario proveniente da quelle terre...
RispondiEliminagrazie!!!
Testi che non conoscevo.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Ciao Stefania,
RispondiEliminaun post davvero interessante che mi ha aperto un mondo, mi sono piaciute molto la seconda poesia e l'ultima.
Buon inizio settimana
un abbraccione a presto
Una piu bella dell'altra. Emozioni senza fine.. Brava Stefy-
RispondiEliminaIl mio abbraccio
Maurizio
Che poesie bellissime! Complimenti per questa piccola raccolta e grazie per averle condivise :) buona serata!
RispondiEliminaCiao Stefyp, torno e trovo questa stupenda carrellata di versi, dove in alcuni di essi mi sono ritrovata.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
Rakel
Ringrazio tutti voi per gli apprezzamenti rivolti a queste poesie...ogni lirica sa trasmettere, a mio avviso, piacevoli emozioni...un abbraccio :)
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