venerdì 11 gennaio 2019

Vola il tempo... vola e va..

"... Forse non ce ne accorgiamo
ma più ancora del tempo che non ha età
siamo noi che ce ne andiamo...


Avevo diciotto anni quando ho scoperto la musica di Fabrizio De Andrè, ma dovevano passarne ancora molti, prima che ne apprezzassi il suo messaggio fino in fondo.
In casa cominciarono ad entrare i primi 33 giri e la sua musica prese, pian piano, ad accompagnare le mie giornate e la mia crescita.
Non ricordo più molto bene quando è avvenuto il cambiamento, quando una sua frase, un suo pensiero, un verso, ha cominciato a entrare nella mia vita più a fondo, quando mi si è svelato il suo significato profondo, ma ricordo l'emozioni, quella sensazione strana che ha cominciato a procurarmi dentro.
Da allora è stato un crescendo, sfociato in una ricerca , una scoperta sempre nuova, perché le parole di Fabrizio non sono mai scontate, sono pura poesia. E come ogni grande poeta mi regala ancora oggi nuove emozioni, a volte più intense, altre meno, ma gradite all'orecchio e alla mente.
Non sempre raggiungibile e immediata, la sua poesia ha bisogno di un ascolto attento, ma quanto materia di riflessione ci offre. Con lo sguardo sempre rivolto agli ultimi, gli emarginati, le sue riflessioni sulla morte, sulla vita, il suo dialogo con Dio, la sua “smisurata preghiera”, ci ha aperto il cuore e la mente, ci ha sensibilizzato a temi profondi e alla realtà della vita.
Ormai sono passati venti anni dalla sua scomparsa, ma non è cambiato nulla da allora, Fabrizio è, e sarà sempre, presente nei cuori di chi l'ha conosciuto.

Ci manca, mi manca, la sua poesia, quello che avrebbe ancora potuto essere, ma grazie Fabrizio per esserci stato.
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.

Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un'altra estate.

Anche la luce sembra morire
nell'ombra incerta di un divenire
dove anche l'alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.

Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l'amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.

La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l'inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un'alba antica.

Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.

11 commenti:

  1. Una speciale commemorazione, che hai fatto in modo notevole, cara Stefania ad un grande e indimenticabile artista.
    Sempre bello leggerti, mia cara, buon fine settimana e un sorriso,silvia

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    1. Ti ringrazio per l'apprezzamento, cara Silvia, mi fa piacere che tu l'abbia apprezzata.
      Un abbraccio e buon sabato.

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  2. De Andrè era un musicista ma anche un grande poeta. Dopo tanti anni le sue canzoni sono sempre attuali e belle da ascoltare. Saluti.

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    1. Io credo che come ogni grande poeta le sue canzoni saranno sempre attuali, perchè la sua sensibilità gli ha fatto cogliere aspetti della vita che credo resteranno tali. Un caro saluto a te e grazie

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  3. Quanta poesia nei versi di questa canzone di Fabrizio che hai scelto, cara Stefania! Una di quelle che preferisco insieme a "Preghiera in gennaio" e a diverse altre. Uno sguardo sulla realtà intenso e non comune il suo, che è entrato nei cuori di tantissime persone e che lì vive ancora, a dispetto degli anni che passano.
    Grazie di questo bellissimo post e un abbraccio grande!!!

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    1. Pensa che questa canzone è del 1968, in un'intervista ha detto di averla scritta a soli ventisei anni con molta spontaneità. Questo era Fabrizio De André una persona fuori dagli schemi, dotato di molta umanità. Grazie a te cara Annamaria per la visita, un abbraccio.

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  4. Cara Stefania, le tue parole che ai detto! la mia Mamma avrebbe detto! Parole sante! Purtroppo questa è la realtà il tempo vola e con lei pure noi!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tommaso grazie della tua presenza, una abbraccio e buon sabato a te.

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  5. Cara Stefania, ciò che hai scritto su De André è un articolo davvero bello e che gli fa onore.
    Grande Fabrizio, grande poeta. Buon sabato.
    sinforosa

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  6. Gli anni passano troppo in fretta......Vorrei fare ancora tantissimo.....
    Un forte abbraccio e Sereno 2019!

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  7. Ciao, era un vero Poeta.
    Un essere pieno di umanità e spontanietà.
    Un caro saluto
    Rachele

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