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lunedì 30 marzo 2015

In visita al castello di Issogne

A chi non avesse avuto modo di visitare in Valle d'Aosta almeno uno dei castelli medioevali,  disseminati su tutto il territorio, voglio far conoscere il castello di Issogne. Come molti altri castelli della regione è splendidamente conservato e prenotando una visita si ha l'occasione di  vedere ancora arredi, affreschi, decorazioni, supellettili di quella vita dal tardo quattrocento fino al declino del castello del 1872.


Il castello è situato sul versante destro della Dora, di fronte al comune di Verres nel suggestivo scenario delle montagne valdostane, ha pianta di forma quadrangolare e origini antiche. Fu costruito su di un sito abitato sin dall'epoca romana: già nel XII secolo è documentata una torre appartenente al vescovo di Aosta. Divenuto in seguito proprietà della famiglia Challant, si ingrandì a più riprese finché a fine '400 per opera del canonico Giorgio di Challant, personaggio colto e raffinato, vennero realizzati dei loggiati, affrescato il cortile e alcune sale interne, ampliata la cinta muraria per contenere un giardino.

Le foto che riporto sono solo una parte di quello che si può ammirare nel castello.



Accedendo al cortile interno, nel centro, possiamo ammirare una fontana, di forma ottagonale con l'albero del melograno e foglie di quercia in ferro battuto, che fu probabilmente fatta realizzare da Giorgio di Challant come dono per le nozze di Filiberto di Challant con Louise d'Aarberg nel 1502 e vuole simboleggiare l'unione tra la fertilità della famiglia, rappresentate dal melograno, con la forza e l'antichità rese dalla quercia.
Fanno parte dell'insieme anche dei piccoli draghi, sempre in ferro battuto.
Molti ambienti del castello sono decorati con affreschi, sia nelle zone di rappresentanza, quali la Sala di Giustizia o la Cappella, sia nelle stanze più private.


Le pareti che si affacciano sul cortile presentano delle decorazioni che celebrano il casato degli Challant.  All'ingresso del castello possiamo ammirare le lunette delle botteghe artigiane sotto le volte del portico che rappresentano squarci di vita quotidiana dell'epoca con la bottega del sarto, la farmacia, la macelleria, il corpo di guardia, il mercato di frutta e verdura, la bottega del fornaio, dello speziale, del pizzicagnolo, tutte attribuite al pittore Colin.



La cucina

Sul lato nord si trova la cosiddetta "sala della giustizia" o “salle basse”, la sala principale del castello con le pareti completamente affrescate: un finto loggiato sorretto da colonne di marmo, alabastro e cristallo trasparente racchiude scene di caccia, di vita cortese e paesaggi nordici. L'affresco più importante della sala è il giudizio di Paride, rappresentato attraverso il ritratto di Giorgio di Challant. Il maestro Wuillerine, di scuola franco-fiamminga, sembra essere l'autore degli affreschi.

Particolari della sala della giustizia.


La scala a chiocciola di pietra (il cosiddetto "viret")

Dopo i fasti del Cinquecento, la residenza si avviò verso un progressivo declino e nel 1872 fu venduta all’asta pubblica.

Fu acquistata dal pittore torinese Vittorio Avondo che, con un’attenta campagna di restauro, restituì al maniero il suo splendore. Il castello di Issogne si presenta oggi con alcuni elementi dell'originale mobilia e altri arredi rifatti alla fine dell’Ottocento, che insieme a numerosi oggetti d'uso domestico ripropongono l'ambientazione tardo quattrocentesca voluta da Avondo.