lunedì 16 aprile 2018

Davide Rondoni - poesie scelte

Viaggi nella quotidianità dell'esistere


La raccolta di poesie pubblicata da Mondadori nel 2016 non lascia tregua al lettore, che si ritrova tra le sue pagine, si legge, si scopre nel vissuto con le sue contraddizioni, le sofferenze di un inquieto vivere. Le liriche ci accompagnano lungo un percorso verso la luce che squarcia l'opacità apparente dell'esistere.  
"La natura del bastardo" è quella dell'essere umano consapevole dei limiti suoi, della natura, delle sue stesse colpe, che cerca costantemente una verità: la verità personale di chi vive in questo mondo, con tutti i suoi equivoci e orrori, ma anche di chi è disposto a rinascere ogni volta nella meraviglia, che sempre si rinnova, dell'esserci.
                                                 
                                           " La natura ama nascondersi"
                                           Eraclito
Dove passa il binario uno, a picco
sulla riva

alzo gli occhi e vedo
il diluvio azzurro che s'apre
e poi si sfa
                 l'alba fine estiva
ori e vele sospese grigioargento

cielo che insegue il treno poi
lo lascia andare

quasi respinto in alto
dalle sue stesse moli d'aria, di nuovo dove
non dove, sul mare

Portiamo bracciali
che ci arrivano al polso come radici
grida animali.

In quella lontananza, in un trono d'aria
difendi i tuoi reami, natura
inarrivabile, sempre futura

ti inseguimo, decifriamo spirali
in testa nascondiamo cicatrici
troppo grandi

i mari invernali della mia mente cercano ancora
le tue dita d'aurora – anche dal vetro opaco
mi hai toccato le labbra -

ti cerco sempre nuova
vita,
impestato di te, gioia senza possibile cura

(Pier Auguste Renior)
bastami non bastarmi amore

fai giorno insinuando il tuo sguardo
sotto le mie palpebre
cucite

imbastardisci me
di te
nelle vie dove allunga le dita l'aurora, nei bar
dopo la chiusura

il tempo dell'ultimo attacco
sta venendo

in un'alba come sempre quando

la prima luce alla tenebra s'afferra

e da ogni parte si svuotano
parcheggi, muovono eserciti, stormi
s'alzano da terra e

iniziano a mormorare le maree -

toccami la mano. Danzatore ferito
                                                  ritmo che mi batti
spezzato, infinito
**********
L'isola da lontano lanciava ancora bagliori, feriva
gli occhi, forse segnali millenari, sogni,
fiori bianchi a miriadi di notte sulle scogliere...

Palermo, sono dolci le sere
a camminare sperduti
dopo aver lavorato, sfiniti
e la mente non sa più che pensare
vuole solo sentire lui
il respiro del mare...

E tu che gesticoli al telefono e vai
ti discosti e mi lanci un'occhiata
ragazza maghrebina,
dolce, ferita, innamorata -

sei oro che lontananza fa brillare

e mi ricorda ama, ama senza disperare
ama con dolore,
bastardo trovatore, ama
per non meno di questo avviso di splendore.

Supplica al satiro dagli occhi d'oro
di Mazzara del Vallo

(a L. diciotto anni che ha voluto andare via presto)

(W.Turner-La stella della sera)
Può arrivare anche Skype
il volto opaco, da quali nebbie lei

la ragazza insonne

che dice tra una interruzione
e l'altra del collegamento: non farlo, e

non sa cosa, non immagina l'oceano
bruciato via, il bicchiere spostato di colpo di lato
il ragazzo mitra qui fuori al check-point
o forse avverte, oscuro

il veleno desiderato nella mente
divenuta tutta allarme, presentimento

l'amore senza storia, senza inizio
il cuore off, vita scoria

cosa si disconnette da cosa

armate in guerra in deserti bianchi
pensieri così stanchi
specchio di uccelli fermi

se puoi
vieni a prendermi in questo immobile precipizio -
                                                  (Badgdad)
 **********
alba lingua di mucca

alba pasticca

si spengono le insegne, si smarriscono i fanali

anche oggi partorisci
tra sale d'aspetto e bar
                                  davanti a sguardi
casuali.
(W.Turner - Luce e colore)
e carezzarti
i capelli fino
all'alba, fino
alla fine

carezzarti il viso di cerbiatto
ferito

il fianco betulla
il fianco infinito

essere tuo o
essere nulla

"Agli elementi primordiali non è dato riposo/ nel vuoto profondo. " (LUCREZIO)

4 commenti:

  1. Cara Stefania, questo post è completo direi che parte dalla a e va alla z! complimenti.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio.
    Tomaso

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  2. Un libro che sicuramente vale la pena di leggere. Che belle poesie! Molto belli anche i dipinti che hai scelto.
    Bellissimo post e grazie per il suggerimento!
    Buona settimana!

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  3. Una valida pubblicazione, densa di immagini e versi accattivanti, che molto bene hai esaltato in questo notevole articolo...
    Buon martedì, e un abbraccio, cara Stefania, silvia

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  4. Oggi...
    giornata di sole, resa ancor più emozionante da questo meraviglioso mosaico di poesie e di quadri
    Che MERAVIGLIA! ho girato il tuo bellissimo post a mio figlio Gianluca che da mesi vive a Palermo, città di luce e di una miriade di bellissimi volti dai diversi accenti, dalle diverse provenienze
    Buona settimana, carissima poetessa
    Adriana

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